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Bisignano, la piccola Anu uccisa da un anacardo

Il piccolo frutto è rimasto nella trachea della bimba curda

La piccola Anu, cinque anni, curda di nazionalità irachena, ospite a Bisignano con la famiglia, inserita nel progetto Sai, Sistema Accoglienza e Integrazione, sarebbe morta a causa di una piccola noce di anacardo, fermatasi nella trachea e che le ha impedito di respirare. Non c’è ancora l’ufficialità sull’esito dell’autopsia praticata sul corpicino di Anu ma, dalle prime indiscrezioni, questa sarebbe stata la causa della tragica fine della bambina che, insieme ai suoi genitori, al fratello ed alla sorella, erano giunti in Italia e a Bisignano per cercare una vita nuova, un giusto e legittimo il desiderio, di vivere in condizioni di pace e sicurezza, ma anche di avere una esistenza migliore.
L’esame autoptico disposto dalla Procura di Cosenza, guidata da Antonio D’Alessio, e l’esito delle indagini dei carabinieri della Compagnia di Rende scriveranno la parola fine su una triste vicenda, una morte assurda, un dolore immane per la famiglia, vissuto dall’intera popolazione bisignanese. Mercoledì scorso, i genitori si accorsero che Anu aveva difficoltà a respirare e comprendendone subito la gravità, uscirono in strada, proprio nei pressi di casa loro, nel centro storico della città, dove si trova una farmacia. E da lì furono immediatamente allertati i soccorsi. Il 118 inviò sul posto un’ambulanza e l’elisoccorso. Purtroppo ai medici, nonostante i disperati tentativi fatti per rianimarla, non rimase altro che constatarne il decesso fra la disperazione dei genitori e di tanta gente, accorsa a conforto, sostegno e solidarietà. Il cuoricino di Anu, purtroppo, cessò di battere all’interno dell’ambulanza. L’elicottero del 118 se ne ritornerà vuoto.

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