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S. Donato di Ninea, autopsia sull’uomo deceduto in campagna per una presunta puntura d'insetto

Il “Nicola Giannettasio” di Rossano

È stata effettuata nelle scorse ore l’autopsia sul corpo dello sfortunato 53enne, originario della Romania ma residente ad Altomonte, deceduto lo scorso 20 agosto nelle campagne sandonatesi, località Arcomano, per un presunto shock anafilattico da puntura d’insetto, probabilmente da un calabrone.

La salma, dopo il sopralluogo del magistrato della Procura castrovillarese era stata trasferita, proprio su decisione del magistrato, presso il “Giannettasio” di Rossano, seppure dopo l’arrivo del medico legale per una prima ispezione cadaverica. Ovviamente non se ne conosce l’esito, perché probabilmente ci vorranno dai trenta ai quaranta giorni, anche per eventuali perizie di parte. Intanto, per quanto è trapelato i familiari dello sfortunato operaio, deceduto nel mentre faceva dei lavori di potatura, sono giunti dalla Romania per occuparsi del trasporto della salma in patria.

L’uomo, conosciuto anche per la sua stazza fisica, conviveva con una compagna dalla quale aveva avuto tre figli ancora in età scolare. La vedova, per quanto è emerso, avrebbe incontrato già un legale a tutela degli interessi dei figli minori. Il feretro, nelle prossime ore, partirà per la Romania per l’esecuzione delle esequie. Intanto, proseguono le indagini da parte dei militari della Compagnia di Castrovillari, competente per territorio, che sono stati i primi ad arrivare sul posto il giorno della tragedia. Sotto la lente d’ingrandimento pure il rapporto di lavoro dell’operaio e se lo stesso fosse assicurato o meno, visto che, a quanto pare, svolgeva lavori saltuari ed occasionali.

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