Sono passati trent'anni da quando si è iniziato a parlare di Provincia della Sibaritide e in 30 anni, lo dico con rammarico, non è cambiato niente. Abbiamo perso solo tanto, tantissimo tempo e siamo rimasti al punto dove eravamo». Cruda, schietta, vera è l'analisi fatta dal sindaco di Amendolara Maria Rita Acciardi, personaggio di spicco della politica della Sibaritide, che già all'epoca era in campo per affrontare questa battaglia per un decentramento amministrativo in grado di far finalmente svettare un territorio rimasto da sempre ai margini. Il sindaco di Amendolara ricorda le riunioni, i consigli comunali, le manifestazioni fatte all'epoca, ma con altrettanta lucidità fa presente di come si siano persi tanti anni per una serie di fattori senza giungere a nulla.
«La politica ancora oggi è molto dietro all'idea dei cittadini, invece di essere avanti. Non siamo venuti a capo di nulla nonostante i tanti disagi e le tante necessità delle nostre comunità. Vedo che la politica nel tempo ha visto votare rappresentanti di altre aree che giustamente hanno portato interventi nelle loro zone di provenienza e in 30 anni siamo rimasti al punto di partenza. Ci siamo sempre detti tutti a favore del decentramento sposando tale concetto, ma non abbiamo fatto alcun passo in avanti». Ora, come è noto, dopo il rilancio dell'idea fatta dal sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi di avviare un discorso per la istituzione della Provincia della Sibaritide, si intravede un percorso che si potrebbe intraprendere, anche perché si fanno sempre più consistenti le voci che vogliono il Governo intenzionato a mettere mano alla legge Del Rio e ripristinare l'ente Provincia nel suo ruolo originario, ossia di ente intermedio tra lo Stato e la Regione nei confronti dei comuni. È proprio sull'idea delle istituzioni della provincia della Sibaritide Maria Rita Acciardi si dice d'accordo, anche se i temi da dirimere sono tanti.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia