La parte civile ha concluso ieri. Gli avvocati Silvia Galeone e Alessandra Pisa sono intervenuti nell’interesse dei nipoti e della madre di Denis Bergamini, il calciatore trovato cadavere la sera di sabato 18 novembre 1989 sulla strada Statale ionica. I legali, insieme con l’avvocato Fabio Anselmo, hanno ricostruito la vicenda puntualizzando una serie di passaggi ritenuti fondamentali per far luce su quanto accaduto. I patroni di parte civile hanno chiesto che venga fatta giustizia. L’avvocato Anselmo, intervenuto pure ieri, ha parlato di una intercettazione a suo avviso illuminante. Riguarda un colloquio tra Roberto Internò, cugino dell’imputata e la moglie Michelina Mazzuca. Ecco quanrto testualmente dichiarato dal legale in aula: «In quella conversazione si fanno i nomi di chi ha ucciso Denis. Mazzuca dice per due volte al marito, come a volerlo tranquillizzare, che quando ha parlato con gli inquirenti, ha difeso Isabella, suo padre Franco e il cugino Dino Pippo Internò. Mi chiedo, perché bisogna difendere Franco, Dino Pippo e Isabella e non gli altri familiari?»
Davanti alla Corte di assise (presidente Paola Lucente; a latere Marco Bilotta) è imputata di concorso in omicidio Isabella Internò, ex fidanzata del calciatore. per la quale il procuratore capo di Castrovillari, Alessandro D’Alessio e il pm Luca Primicerio hanno chiesto la condanna a 23 anni di reclusione.
La donna, dal canto suo, si è sempre protestata innocente e tale dovrà essere considerata sino alla definizione della vicenda giudiziaria. La parola adesso passerà proprio ai suoi due difensori: Rossana Cribari e Angelo Pugliese.
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