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Corigliano Rossano, gli espropriati della Nuova Ss 106 si rivolgono a Mattarella

Un nuovo intoppo sulla strada, è il caso di dirlo, della realizzazione della nuova 106 nel tratto Sibari Corigliano Rossano. È arrivato il 26 settembre scorso sulla scrivania del presidente della Repubblica Sergio Mattarella il ricorso di 37 soggetti, tra imprese e persone fisiche, che rientrano nelle 300 procedure di esproprio. Questo passaggio potrebbe fare saltare il cronoprogramma previsto per la realizzazione del imponente e importante opera, ma se ciò dovesse accadere c'è il rischio concreto che i fondi non saranno più disponibili e l'intera opera rischia di finire alle ortiche. Il ricorso riguarda le procedure di approvazione del piano di fattibilità tecnico economica del nuovo tracciato della 106 che dovrebbe collegare Sibari e Corigliano Rossano. L'appello, patrocinato dall'avvocato Giovanni Spataro del foro di Cosenza, è stato sottoscritto, come abbiamo detto da 37 soggetti , interessati dalle procedure di esproprio sia permanente che temporaneo per la realizzazione dell'opera. Un'azione che si inserisce tra le pieghe di un percorso già difficoltoso che potrebbe far slittare di mesi e la realizzazione del progetto che porterebbe alla revoca dei fondi per come previsto dal decreto interministeriale del 2023. Gli espropri riguardano l'esecuzione delle opere di ampliamento e messa in sicurezza della strada, che dovrebbe attraversare il corridoio ferroviario jonico, compreso dall’intersezione della ss 534 con il viadotto Coserie.

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