Il testimone ha confermato le accuse. Duplice omicidio Scorza-Hedhli: si è tenuto ieri mattina al Tribunale di Catanzaro, dinanzi al Gip Arianna Roccia, l’incidente probatorio nel corso del quale la difesa di Francesco Faillace ha potuto interrogare Paolo Cantore, figura principale su cui si basa l’accusa che vedrebbe il 41enne cassanese essere uno dei due autori del duplice omicidio. I giudici catanzaresi, su richiesta del pubblico ministero della Dda di Catanzaro, hanno concesso al collegio difensivo di Faillace la possibilità di interrogare Cantore in breve tempo perché la prova richiesta è rilevante per la decisione dibattimentale. Dagli atti del Tribunale emerge anche un’altra ufficialità: il cassanese di 55 anni viene indicato come testimone di giustizia. Essendosi svolta a porte chiuse poco o nulla è trapelato in merito al confronto tra la difesa di Faillace e Cantore. Sembrerebbe che il testimone abbia confermato le accuse. Nelle scorse settimane, il tribunale del Riesame di Catanzaro aveva confermato la misura della custodia cautelare in carcere dell’indagato. Il 41enne di Cassano è ritenuto dalla Dda di Catanzaro essere uno dei due assassini di Maurizio Scorza ed Hanene “Elena” Hedhli, uccisi a Castrovillari il 4 aprile 2022. Duplice omicidio, eseguito con tipiche modalità mafiose, in una zona al confine con il comune di Cassano. Le accuse dell’antimafia, rappresentata nel procedimento dal pubblico ministero Alessandro Riello, nascono proprio dalle dichiarazioni del testimone di giustizia Paolo Cantore, meccanico e piccolo imprenditore residente nella frazione di Sibari, il quale avrebbe rivelato ai carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza di aver prestato la sua Suzuki a Francesco Faillace, auto comparsa poi sul luogo del delitto e rilevata dalle telecamere.
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