Cosenza

Lunedì 07 Ottobre 2024

Saracena, escavatore dato alle fiamme. Si punta sulla pista dolosa

In piazzale Luigi Sturzo le fiamme e l’odore acre dei componenti di un escavatore bruciato da un rogo di probabile matrice dolosa hanno rotto la tranquillità della notte seminando il panico a Saracena. Il mezzo in dotazione ad una ditta che sta eseguendo lavori pubblici nella cittadina del Pollino è stato distrutto da un incendio. Dietro al rogo del cingolato potrebbe esserci il racket delle estorsioni. Il crepitio delle parti non ferrose del mezzo pesante e il fumo nero scaturito dalla fusione dei componenti in plastica ha riempito l’aria di esalazioni tossiche. La facciata centrale della palazzina dove era parcheggiato l’escavatore è ricoperta da una coltre nera. A comunicare l’accaduto alla popolazione è stato lo stesso sindaco Renzo Russo.  Nella notte tra domenica e lunedì «un mezzo nella disponibilità di una ditta appaltatrice del Comune che sta eseguendo un lavoro pubblico, è stato distrutto dalle fiamme.  Al momento – dichiara il primo cittadino di Saracena - non si conoscono le cause che hanno innescato l’incendio.  La locale stazione dei carabinieri è a lavoro per fare piena luce sull’accaduto». Gli inquirenti non escludono alcuna pista anche se l’ipotesi più accreditata sembra quella di origine dolosa dell’atto.   Al fine di consentire ai militari della Benemerita di fare piena luce sull’accaduto ed assicurare alla giustizia i responsabili dell’atto intimidatorio, il sindaco di Saracena ha chiesto a tutti i concittadini «di collaborare con le forze dell’ordine per assicurare alla giustizia eventuali responsabili di tale gesto che, se doloso, va condannato con forza da tutta la collettività».

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