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Cosenza, è emergenza: oss e infermieri cercasi a Pediatria e Chirurgia pediatrica

La denuncia di Cgil, Cisl, Uil, Fials e Nursing

Mancano Oss e infermieri all’Annunziata. In particolare, a Pediatria e Chirurgia Pediatrica. Ma anche altri reparti soffrono. Così come il centralino presenta delle criticità. Per l’Agenas il personale del nosocomio bruzio è in sovrannumero. La pensa diversamente il personale che da mesi è in ginocchio, costretto a turni massacranti e che a stento è riuscito a usufruire delle ferie estive. Si va avanti con grandi sacrifici. Ma la situazione rischia di precipitare. E cinque sigle sindacali (Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Nursing Up) hanno stilato nelle ultime ore tre documenti indirizzati al commissario straordinario De Salazar, al direttore amministrativo Folino, al direttore sanitario dell’Azienda, Zinno, e a quello del presidio, Rose, al direttore del Sitra e ai dirigenti o coordinatori del dipartimento materno-infantile, Pediatria, Chirurgia Pediatrica, rispettivamente Scarpelli, Sperlì, Pizzuti, Shweiki e Diana. I segretari aziendali delle cinque sigle (Iuliano, Bonasso, Conforti, Silvagni e De Cicco) mettono in luce le difficoltà cui stanno andando incontro gli Oss in Pediatria e Chirurgia Pediatrica. «Una sola unità», fanno notare, «viene condivisa da due reparti contemporaneamente. Un abuso, per diverse ragioni. Le mansioni degli Osso sono cruciali per la cura e il benessere dei pazienti, richiedendo una presenza continua e attenta. Spostare un Oss da un reparto all’altro o peggio impegnarlo contemporaneamente in entrambe le Uoc, può portare a un sovraccarico di lavoro, con il rischio di ridurre la qualità dell’assistenza fornita. A Pediatria e Chirurgia Pediatrica è fondamentale - si legge nella nota sindacale - avere un numero sufficiente di Operatori socio-sanitari per coprire tutte le esigenze delle Uoc, il Pronto soccorso pediatrico, il Day Hospital pediatrico».
In una seconda nota trasmessa a De Salazar, Folino, Zinno, Rose e al Sitra, gli stessi segretari aziendali dei cinque sindacati chiedono un incontro e un intervento urgente per risolvere la grave carenza di personale sanitario. Si parla anche di tecnici, fisioterapisti (le unità collocate a riposo non sono state sostituite) e ostetriche. «La carenza di personale nelle corsie sta creando un ambiente di lavoro insostenibile, compromettendo non solo la qualità dell’assistenza ai pazienti», denunciano i sindacati, «ma anche il benessere degli operatori. In tutti i reparti, specie durante i turni notturni, ci troviamo a lavorare con un solo infermiere e un operatore socio-sanitario mentre in diversi casi gli Oss sono costretti a condividere le proprie funzioni tra più reparti». L’ultimo comunicato di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Nursing Up sollecita l’incontro con i vertici dell’Azienda ospedaliera cosentina. Le segreterie aziendali sottolineano l’urgenza di affrontare la questione in conformità con quanto previsto dal Decreto legislativo 81/2008 sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e dal Decreto legislativo 165/2001 «che garantiscono ai lavoratori un ambiente di lavoro dignitoso e sicuro. Attualmente, in molti reparti, non vengono rispettati né gli orari di lavoro previsti dal Contratto collettivo nazionale né il diritto al riposo settimanale».

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