C’erano già stati sul posto. E anche di recente. Se ci sono ritornati è perché, evidentemente, hanno constatato che la situazione di degrado è rimasta inalterata. E così ieri mattina i consiglieri di minoranza (da Alfredo Dodaro a Giuseppe D’Ippolito, da Francesco Caruso e Michelangelo Spataro, passando per Francesco Spadafora, Ivana Lucanto, Francesco Luberto e Antonio Ruffolo, qualcuno ha dovuto saltare l'appuntamento per impegni personali) hanno effettuato un nuovo sopralluogo prima sul lungofiume dove insistono i BocsArt, poi nella zona di Gergeri, sede, tra l'altro, del Planetario.
C’erano già stati, dunque, e ieri ci sono ritornati i rappresentanti dell’opposizione in seno al civico consesso, non solo per mettere in risalto lo stato di abbandono delle opere in questione, quanto anche per ribadire l’inerzia dell’amministrazione comunale nel ricercare le giuste soluzioni affinché quelle strutture possano riprendere vita.
Entrambe hanno funzionato benissimo nel recente passato, richiamando tantissima gente, per poi piombare nell’oblio. Certo, non è semplice riattivarne la gestione, complice pure i costi, soprattutto per ciò che concerne il Planetario, «ma è la manutenzione carente a risaltare agli occhi», asseriscono i consiglieri di minoranza. Pronti a insistere: «Eppure il Municipio aveva rassicurato sull'avvio di un cronoprogramma, nonché sull'installazione del sistema di videosorveglianza per preservarle dall’incursione dei soliti buontemponi. Nulla di tutto ciò è stato fatto».
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