Niente da fare. Almeno per il momento il referendum che avrebbe potuto decretare il distacco di Campora San Giovanni dal capoluogo nepetino per annettersi al vicino comune di Serra d’Aiello, assumendo la denominazione di Temesa, non sarà celebrato.
Il Consiglio di Stato, infatti, ha respinto l’appello principale e quello incidentale, proposto dalla Regione Calabria contro il Comune di Amantea e nei confronti del Comune di Serra d’Aiello e dell’associazione “Ritorno alle origini di Temesa”, per la riforma del ricorso numero 1100/2024, della sentenza del Tribunale amministrativo regionale 1035/2023.
La sentenza, composta complessivamente da ben diciassette pagine, ha accolto il ricorso nella considerazione che il referendum consultivo non sarebbe stato di natura “involgente” con la creazione di un nuovo comune, ma avrebbe coinciso con la modifica dell’area territoriale di Serra d’Aiello e Amantea. Dal punto di vista normativo il dispositivo trova riscontro nell’applicazione dell’articolo 40, comma 4, lettera C della legge regionale 13/1983 che prevede che siano chiamati a votare tutti gli elettori residenti nei comuni interessati alla modificazione territoriale. Secondo la Regione Calabria al referendum avrebbe dovuto votare solo la parte di popolazione integrata nell’eventuale nuovo comune. Il Consiglio di Stato ha inoltre evidenziato la mancanza di istruttoria rispetto al restante corpo elettorale del Comune di Amantea escluso dalla consultazione.
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