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Dal carcere di Corigliano Rossano alla “Bocconi”: può frequentare il corso di laurea in Economia aziendale

La sede dell'università Bocconi

Dalle celle della casa di reclusione di Rossano alla possibilità di accedere ai corsi dell'Università Bocconi di Milano: è quanto accaduto ad un detenuto assegnato al circuito dell'Alta Sicurezza 3 del reclusorio rossanese, che è riuscito a conseguire l'ambita meta per frequentare il corso di laurea in economia aziendale e management. Non è la prima volta che il carcere di Rossano riesce ad offrire una importante occasione di riscatto e di crescita per i detenuti che ospita attraverso proprio lo studio. Il detenuto. G. G., già in possesso di un primo diploma e attualmente impegnato in un altro corso di studi all'interno del carcere, è riuscito a superare le non semplici prove di selezione del prestigioso ateneo italiano. Soddisfazione viva è stata manifestata dalla direzione dell'Istituto di pena, diretto dal dott. Luigi Spetrillo, e dei funzionari dell'area trattamentale, che hanno coordinato le procedure relative alle prove di ingresso sostenendo e accompagnando i candidati lungo il percorso fino alla conclusione dell’iter di selezione. La direzione dell’Istituto ha voluto ringraziare anche l’Università Bocconi per l’attenzione rivolta a una categoria di studenti così peculiare, esprimendo l’auspicio che G.G. possa raggiungere tutti gli obiettivi che si è prefissato. “Indubbiamente è questo il carcere che ti educa, il carcere che offre occasioni e opportunità di crescita, evoluzione personale. Quelle occasioni opportunità che sono mancate o che non sono state colte in tempo in cui l'obiettivo non era rivolto sui progetti di vita edificanti e costruttivi. L'istruzione è elemento portante della crescita di ogni individuo e assume un significato ancora più emblematico all'interno di una situazione complessa qual è il carcere, rappresentando un volano capace di dare un senso alla pena, conformando la stessa al principio costituzionale che ne sancisce la qualità rieducativa. Nell’esprimete un sentito ringraziamento all’autorevole Ateneo per la sensibile attenzione nei riguardi di una utenza peculiare quale quella delle persone ristrette, si auspica che lo studente possa al più presto concretizzare le sue lodevoli aspirazioni”.

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