Una persona è stata arrestata per coltivazione e detenzione di marijuana oltre che per possesso illegale di un fucile e del relativo munizionamento. Sono stati gli Agenti della Polizia di Stato, nel corso di alcuni controlli e perquisizioni in provincia, ad effettuare una perquisizione all’interno d’una abitazione e della proprietà rurale della persona arrestata residente appunto a San Marco Argentano.
I poliziotti hanno eseguito un’operazione a largo raggio nell’ambito dei servizi straordinari disposti dal Questore, Giuseppe Cannizzaro e coordinati dalla locale Procura della Repubblica, con controlli diversificati in particolare nella zona dei comuni della Valle dell’Esaro. Proprio in una zona rurale la persona individuata è stata arrestata dal personale della Polizia di Stato con la collaborazione del Nucleo Cinofili della Questura di Vibo Valentia e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale.
Nel corso delle operazioni, i poliziotti hanno rinvenuto, sotto il materasso del letto dell’uomo, un fucile da caccia illegalmente detenuto, diverse cartucce anch’esse detenute in assenza delle relative autorizzazioni, nonché, all’interno della medesima stanza la somma di oltre 23.600 euro in contanti con banconote di vario taglio. Il prosieguo delle attività di perquisizione ha permesso di rinvenire, grazie al fiuto del cane poliziotto Max, diversi sacchi contenenti sostanza stupefacente del tipo marjuana, parte della quale già confezionata sottovuoto per la successiva illecita commercializzazione e materiale strumentale al confezionamento. Gli agenti approfondivano il controllo ispezionando il vasto terreno e, grazie alla loro caparbietà, individuavano anche una piantagione di marijuana, ancora in infiorescenza, le cui piante risultavano pesare, complessivamente, 9,4 kg.
L’attività di polizia giudiziaria permetteva quindi di sequestrare, complessivamente, 27 kg di marijuana, oltre all’arma, le cartucce e la somma di denaro rinvenuta. Viste le risultanze dell’attività di polizia giudiziaria, il soggetto, è stato arrestato e successivamente sottoposto agli arresti domiciliari secondo la decisione della Procura cosentina.
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