Da via “Bella Arintha” a via “Bellarintha” è un attimo. Da “via C.P. Santanna” a via “Cristoforo Sant’Anna” è altrettanto veloce. Per non parlare di via “XX settembre” trasformata in via “venti settembre”. Cosa sta accadendo alla nuova toponomastica cittadina? Da qualche giorno, soprattutto nel centro storico di Rende, sono state sostituite le vecchie, ma pur sempre affascinanti, targhe indicative per essere sostituite con le nuove.
Peccato, però, avere commesso errori grammaticali e di non conoscenza dei luoghi e delle personalità rendesi. Nomi trasformati, accenti sbagliati e ironia a go go. Nessuna colpa, manco a dirlo, della commissione prefettizia che non può controllare anche la singola targa fatta stampare. Eppure la brutta figura è dietro l’angolo. Anzi, per “strada”. Segnalati i grossolani errori, ad ogni modo, la triade ieri mattina è intervenuta velocemente. Ed ha preteso quantomeno il ritiro immediato delle nuove targhette ed intitolazioni. Per la cronaca, da mesi ormai, gli uffici comunali hanno provveduto alla variazione di alcune strade ed alla nuova toponomastica proposta da una commissione ad hoc voluta dalla giunta Manna. «Salvaguardare l’identità del luogo è stata la priorità del lavoro.
Ricordare e celebrare con nuove denominazioni nelle strade, nei larghi, nelle piazze, i nominativi di personaggi illustri che nel corso della loro vita hanno lasciato una traccia indelebile non solo di grande capacità e maestria nelle loro professioni o nelle loro arti, ma anche sottolineare l’amore e la passione per la città di Rende che li ha sempre animati nel loro agire», hanno ribadito più volte dal Comune.
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