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Tragico scontro auto moto a Corigliano Rossano, muore un 47enne. Il figlio di 16 anni è rimasto ferito gravemente

Tragico incidente questo pomeriggio sulla statale 106, nel tratto che attraversa il comune di Corigliano Rossano, all'altezza di contrada Toricella. Nell'impatto tra una vettura e una moto ha perso la vita un uomo di 47 anni di Corigliano, Pasquale Bruno, che era alla guida del due ruote. Sul posto i vigili del fuoco e gli agenti della polizia locale.

Secondo una prima ricostruzione, la moto - per cause ancora in corso di accertamento - si è scontrata con una Fiat Bravo e, a causa dello scontro, la moto è andata a fuoco. Il 47enne, secondo una prima ricostruzione dei fatti, era in sella alla moto assieme al figlio di 16 anni che è rimasto ferito. Anche il conducente dell’automobile è rimasto ferito. Il figlio della vittima ha riportato ferite gravi ed è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale di Cosenza. A causa del violento incidente stradale è stato necessario chiudere temporaneamente la strada per consentire i soccorsi e i rilievi volti ad accertare la dinamica dell’incidente. Sul postoanche  le squadre Anas che hanno consentito la riapertura del tratto nel più breve tempo possibile.

28 vittime nel 2024 sulla SS 106

"Pasquale - rende noto la Odv Basta Vittime sulla 106 - è la ventottesima vittima della S.S.106 nell’anno 2024 dopo Antonella Romeo (18 anni), Elisa Pelle (24), Teresa Giorgi (34), Domenico Romeo (27), Salvatore Mattia Porto (21), Alfredo Aleardi (32), Maurizio Docimo (65), Marco Pezzati (31), Carlo Carrai (65), Gabriella Laganà (76), Francesca Stornello (53), Alessio Legato (30), Salvatore Mustara (44), Maria Rosa Boccuti (40), Eugenio Lupo (28), Luigi Frustaci (24), Antonio Simonetti (63), Domenica Palamara (58), Santina Palamara (51), Erminio Mendico (51), Umberto Graziano (39), Domenico Orlando (26), Raffaele Varano (29), Giuseppe Pio Cristiano (22), Luigi Scumaci (23), Chiara Olivo (63) e Assunta Migliazza (43 anni).

Una vittima ogni 11 giorni. 11 vittime in provincia di Catanzaro. 8 vittime in provincia di Reggio Calabria e 7 in provincia di Cosenza. 2 vittima in provincia di Crotone. Questo è il bollettino di guerra sulla famigerata “strada della morte nel 2024, un anno che si attesta di diritto tra i peggiori negli ultimi dieci anni in materia di mortalità stradale e che vede ad oggi un incremento di 6 vittime rispetto al 2023. Tra tutte colpisce, inoltre, la provincia di Catanzaro: passa da 3 vittime nel 2023 a 11 (più del triplo), nel 2024.

Anno, il 2024, nel quale dai dati ACI-Istat emerge un dato sconfortante per la Calabria: è la regione in cui, nel corso del 2023, si è registrato l'incremento maggiore di vittime in incidenti stradali in Italia. Le persone decedute, infatti, sono state complessivamente 109, rispetto alle 74 del 2022. La Calabria è inoltre la regione in cui, sempre nel corso del 2023, è stato rilevato l'aumento più alto, in termini percentuali, di incidenti con morti o feriti, che sono stati, complessivamente, 3.114, con un incremento del 47 per cento rispetto all'anno precedente. Nessuna regione d'Italia ha registrato dati così drammatici. Di fronte a questi numeri ci chiediamo cosa altro serve per rimuovere gli attuali dirigenti di Anas Spa in Calabria…

L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politiche: il silenzio e l’indifferenza del Governo nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali e provinciali, delle forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106 ed in particolare quanti ancora rivendicano che la realizzazione del Ponte sullo Stretto rappresenta una "priorità infrastrutturale" per la Calabria.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” si stringe attorno alla Famiglia delle vittime, ai parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo queste vite spezzate sull’asfalto della “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima tragedia di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana".

 

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