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Processo ‘Reset’ trasferito da Lamezia a Castrovillari, scoppia la protesta degli avvocati: “Si può fare a Cosenza”

Stato di agitazione della Camera penale, lettera dell’Ordine forense

Il dibattimento della discordia. La Camera penale ha proclamato lo stato di agitazione. Motivo della protesta? Il trasferimento da Lamezia Terme a Castrovillari del maxiprocesso “Reset”. Un trasferimento deciso a seguito dell’allagamento subito dall’aula bunker lametina durante il recente nubifragio. I penalisti chiedono a gran voce (a dire il vero ormai da mesi) che il dibattimento venga tenuto nel capoluogo bruzio.
«Sono al fianco dei penalisti della mia città, Cosenza, che chiedono che il processo Reset, spostato a Castrovillari, venga effettuato nel capoluogo. Mi sono interfacciato con diversi di loro e ho appreso che, pur in assenza di un'aula bunker, il processo può essere tranquillamente celebrato nelle aule del tribunale. Gli stessi avvocati hanno manifestato ai giudici la loro più ampia collaborazione per superare ogni questione logistica. So ad esempio che la parte di Reset relativa a quanti hanno scelto il rito abbreviato viene celebrata a Catanzaro in un'aula più piccola rispetto al nostro tribunale. Mi auguro che si possa addivenire a una soluzione ragionevole» afferma il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi.
Il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Ornella Nucci, ha scritto una lettera ai vertici della magistratura distrettuale. Ecco il testo.: «Il Consiglio dell’Ordine, all’esito dell’assemblea indetta d’urgenza dalla Camera Penale ed allargata a tutta l’Avvocatura bruzia, ha registrato il grave disappunto dell’Avvocatura tutta, segnatamente di quella penalista, per il recente provvedimento della Presidente della Corte d’Appello, che ha disposto lo spostamento della celebrazione del processo “Reset” dall’Aula Bunker di Lamezia a Castrovillari, che avremmo gradito fosse, almeno, preceduto da interlocuzione con l’Avvocatura. Come abbiamo, più volte, rappresentato, anche per iscritto, riteniamo che i processi debbano essere celebrati nella sede naturale, che non v’è dubbio che, per il processo “Reset”, sia il Tribunale di Cosenza, certamente dotato di Aule capaci di garantirne la celebrazione. È possibile che, in ragione delle dotazioni esistenti, potrebbe presentarsi qualche minima difficoltà, ma l’intero collegio difensivo si è dichiarato pronto ad adattarsi ed a superarle, qualora esistenti, con la massima collaborazione richiesta. Il Consiglio dell’Ordine, pertanto, condivide e fa propria la battaglia dell’Avvocatura penalista, consapevole dell’importanza della celebrazione dei processi nella loro sede naturale, che non può essere sacrificata. Pur avendo compreso le ragioni di urgenza che hanno determinato l’adozione del provvedimento sopra indicato, ma proprio in considerazione della temporaneità dello stesso, adottato, “fino a nuove determinazioni” chiediamo
che, sin da subito, quelle “nuove determinazioni” siano adottate, con nuovo provvedimento di spostamento del processo al Tribunale di Cosenza, previa revoca del precedente, che ha disposto la celebrazione all’Aula Bunker di Castrovillari.
Certi che alla base del buon funzionamento della Giustizia debba esservi un rapporto di leale e reciproca collaborazione, abbiamo motivo di ritenere che l’invocato provvedimento di spostamento del processo cd RESET a Cosenza verrà adottato con ogni cortese urgenza, così da evitare defatiganti impugnazioni, nonché ulteriori ritardi nella celebrazione delle prossime udienze».

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