A Corigliano Rossano non si placano anzi diventano sempre più aspre le polemiche tra maggioranza ed opposizione. Non bastavano le dure prese di posizione della minoranza sull’attività amministrativa, ora i contrasti subentrano anche nella sanità. La presidente del Consiglio Comunale della Città, Rosellina Madeo, in merito alla riorganizzazione dei reparti dei due ospedali spoke, deliberata dalla dirigenza dell’Asp, verso la quale ha protestato la consigliera comunale e regionale Pasqualina Straface, avvisa: «La riorganizzazione sanitaria non sia pretesto per bagarre politica e strumentalizzazioni». Mentre il sindaco Flavio Stasi ha annunciato ieri l’adesione alla manifestazione della Cgil di Cosenza di sabato prossimo con il chiaro invito “Salviamo la sanità Pubblica” ritenendo che «l’adesione alla manifestazione della Cgil rappresenta un atto necessario». A stretto giro anche l’intervento della consigliera di opposizione del Movimento del Territorio, Marisa Caravetta, che difende la posizione della Straface mentre punta il dito verso la presidente Madeo che, dalla sua posizione super partes, secondo la stessa non dovrebbe «intervenire, su un tema così importante, al contrario di tutti gli altri consiglieri che possono dire la loro». Dunque, alle proteste della consigliera regionale e presidente della commissione sanità, Pasqualina Straface in merito alla riorganizzazione che prevede il trasferimento del reparto di ostetricia e ginecologia dall’ospedale Compagna di Corigliano a quello del Giannettasio di Rossano, che riportano al clima di rivalità tra le due città di qualche anno addietro, fa eco l’intervento della presidente Madeo che ricopre anche il ruolo di consigliere provinciale. «Siamo una città unica – esordisce nel suo intervento – e dobbiamo mirare ad implementare i servizi e migliorarne la qualità. Il trasferimento del reparto di Ostetricia e ginecologia dal presidio del Compagna al Giannettasio – incalza – non può e non deve essere visto come un torto fatto ai danni dell’area urbana di Corigliano. Dal 2018 siamo una città unica, e in tal modo dobbiamo imparare a ragionare”. La Madeo precisa ancora che la scelta rientra in un più ampio piano riorganizzativo delle funzioni ospedaliere che prevede una netta distinzione tra area chirurgica, dunque interventistica, e una medica, secondo le direttive del decreto del commissario ad acta n.787 del 2024 che ridefinisce l’intera rete ospedaliera calabrese.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia