La prima sezione della Corte di Appello di Catanzaro ha prosciolto il generale Saverio Cotticelli, ex commissario straordinario alla Sanità della Regione Calabria, dall’accusa di falso in bilancio dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza per l’anno 2017. Al generale Cotticelli, che anche la Procura di Cosenza riteneva estraneo ai fatti, si imputava un comportamento omissivo per aver consentito l’approvazione del bilancio di quell'anno. Già nell’aprile del 2022, in udienza preliminare, l’accusa era caduta e il generale era stato ritenuto estraneo alle contestazioni. La Procura aveva però impugnato la decisione del Gup, portando così al giudizio in Corte di Appello, conclusosi con il proscioglimento. «Siamo ovviamente molto soddisfatti» dichiarano gli avvocati Domenico Ciruzzi e Valerio Esposito, difensori di Cotticelli, «perché dopo il Tribunale del Riesame e il Gup, anche la Corte di Appello ha ritenuto fondata la nostra tesi difensiva e acclarato la totale innocenza del nostro assistito». I legali hanno sottolineato come la decisione della Procura di impugnare il proscioglimento del Gup li avesse sorpresi, poiché era stata dimostrata non solo l’assoluta estraneità del generale alla presunta falsità dei dati di bilancio, ma anche il fatto che il bilancio in questione non era mai stato approvato né da Cotticelli né dal suo successore, con il generale che, sul punto, aveva prontamente scritto ai Ministeri competenti per ottenere istruzioni. «Questa decisione» concludono gli avvocati Ciruzzi ed Esposito, «restituisce piena dignità e onore a un uomo che, come alto ufficiale dei Carabinieri e commissario straordinario, ha servito lo Stato con onestà, impegno e capacità, subendo oltre alle sofferenze di un procedimento penale anche una campagna mediatica denigratoria e infondata».
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