Tutto come previsto. Arrivano altre 110 cattedre da assegnare ai docenti di Sostegno (sono molti) che sinora non hanno ottenuto l’incarico annuale, quindi aspettano e sperano di ricevere la convocazione giusta per tornare in classe. L’Ufficio scolastico regionale ha autorizzato gli ulteriori posti di Sostegno in deroga su richiesta dei vari Ambiti territoriali provinciali cui si sono rivolti i dirigenti scolastici a loro volta sollecitati dalle singole famiglie di studentesse e studenti con disabilità che chiedono di avere un insegnante specializzato al fianco dei figli. I posti in deroga vanno a rafforzare l’organico di fatto e possono essere affidati solo con incarichi annuali e/o supplenze. Entrando in servizio adesso, tra l’altro, garantiranno ai fortunati cui saranno affidate le cattedre di maturare per intero i dodici punti che spettano per l’annualità di servizio.
Provincia per provincia
I 110 posti autorizzati, per la precisione 110,5 perché c’è pure una cattedra a metà, sono distribuiti in tutte e cinque le province, con il Cosentino come al solito a recitare la parte del leone grazie a quasi il 50% delle cattedre disponibili: 47,5 spettano alla nostra provincia, 27,5 al Catanzarese, 24 al Reggino, 9 al Crotonese e 2,5 alla provincia di Vibo Valentia.
Ieri mattina
Palazzo Lecce ha già proceduto alla organizzazione delle cattedre nei vari ordini e gradi, in modo da potere procedere quanto prima al turno di nomina necessario a mandare in servizio i docenti destinatari dell’incarico. Alla scuola dell’Infanzia sono state assegnate 15 cattedre, 18 alla Primaria, 6 alla Secondaria di primo grado e infine 8 alla Secondaria di secondo grado. La mezza cattedra rimanente è riferita anzitutto all’Infanzia. Con la pubblicazione del bollettino delle nomine si capirà anche quando i neo incaricati docenti dovranno prendere servizio nelle scuole loro assegnate, mettendosi subito a disposizione delle intere classi e non solo dei docenti che affiancheranno in maniera prioritaria.
Calabria leader
«Manderò una lettera alle famiglie dei ragazzi di terza media per illustrare le potenzialità che può offrire il sistema dell’istruzione tecnico professionale, per renderli consapevoli delle opportunità offerte dal mondo del lavoro e aiutarli a scegliere percorsi formativi coerenti con i talenti dei loro figli». Lo ha dichiarato ieri il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, intervenendo al seminario “Lo sviluppo della filiera professionale e il modello 4+2” ospitato da Palazzo Giustiniani, a Roma. «La regione che con la Lombardia ha risposto in modo più entusiasta al 4+2 è la Calabria», ha sottolineato il titolare del dicastero di Viale Trastevere. Aggiungendo che pure grazie a questa riforma scolastica: «Stiamo riunendo l’Italia e lanciando un segnale che possa essere colto da chi vuole il riscatto e la crescita dei nostri ragazzi».