L' Arbëria del Pollino da tre giorni spazzata da una tempesta di vento e pioggia. Scuole chiuse, rete elettrica in tilt e alberi spezzati
La tempesta di vento e pioggia che da tre giorni sta sferzando anche i paesi arbëreshë del versante sud-occidentale del Pollino continua a provocare danni e pesanti disagi alla popolazione. Ad Acquaformosa, il sindaco Annalisa Milione ha disposto la chiusura delle scuole. A Lungro, il primo cittadino Carmine Ferraro, per preservare l’ incolumità pubblica, ha interdetto ai cittadini l' accesso al cimitero a causa della caduta di un albero. Da mercoledì il territorio comunale è spazzato da vento forte e pioggia incessante. Ad Acquaformosa, in particolare, dove l’ amministrazione comunale ha prontamente attivato tutte le misure del protocollo di protezione civile, si registra un pesante danno alla rete elettrica. Il guasto sta mettendo a dura prova la popolazione arbëreshe, anche perché le condizioni metereologiche avverse non permettono a mezzi e uomini di operare in maniera agevole. In attesa di ripristinare la normalità in centinaia di abitazioni, i tecnici della rete elettrica stanno garantendo l’ erogazione della corrente attraverso i gruppi elettrogeni. A Lungro alcuni tratti della Strada provinciale che porta ad Acquaformosa e a Firmo sono stati invasi da alberi e rami spezzati dalla furia del vento. Gli uomini della Polizia locale e i volontari del locale gruppo di protezione civile “Pollino H 24” sono intervenuti in almeno quattro occasioni per liberare le strade e ripristinare la viabilità. Ieri pomeriggio, le raffiche di vento si sono rafforzate tenendo col fiato sospeso la popolazione del distretto arbëresh. Si è temuto per l' incolumità pubblica tant'è e che gli amministratori dei due paesi italo-albanesi hanno raccomandato ai cittadini di evitare spostamenti non necessari. Da un resoconto effettuato dagli agenti della Polizia locale di Lungro, nell' areale urbano risultano divelti una decina di tetti, sono caduti almeno dieci alberi tra querce secolari e pini. Nelle contrade montane, infine, da un report provvisorio stilato sempre dalla Polizia locale si contano cinque faggi secolari sradicati o abbattuti dalla furia del vento.