Una nuova richiesta di rilascio di Edgardo Greco, presunto membro della mafia calabrese arrestato in Francia dopo 17 anni di latitanza, è stata respinta dalla Corte d’appello di Lione. Lo ha reso noto il suo avvocato. Edgardo Greco, 65 anni, accusato di appartenere alla 'Ndrangheta, è stato condannato all’ergastolo in Italia nel 2006 per un duplice omicidio, ma è fuggito prima della sua incarcerazione. È stato infine arrestato il 2 febbraio 2023 a Saint-Etienne (Loira), dove lavorava in una pizzeria.
Dopo una serie di colpi di scena, all’inizio dell’anno i tribunali francesi hanno dato il via libera al suo rimpatrio in Italia, ma non è ancora stato emesso un decreto del Primo Ministro. Nel frattempo, il suo avvocato sta organizzando una serie di appelli nel tentativo di ottenere il suo rilascio. «La supervisione giudiziaria di Edgardo Greco, che è detenuto per nulla da quasi due anni, sarebbe più che sufficiente (...) Alla sua età e dato il suo stato di salute, non può beneficiare del diritto all’oblio?» ha dichiarato David Metaxas all’AFP. La Corte d’appello di Lione glielo ha appena negato per la quarta volta.
"Una misura di controllo giudiziario o di arresti domiciliari sotto sorveglianza elettronica sarebbe del tutto insufficiente a prevenire il rischio di latitanza menzionato, dal momento che Edgardo Greco si oppone alla sua estradizione e si è sottratto alle sue responsabilità penali vivendo per diversi decenni sotto falsa identità», si spiega nella decisione. Edgardo Greco, considerato «pericoloso dall’Interpol», era stato arrestato grazie alla condivisione di informazioni con i Carabinieri italiani nell’ambito del progetto I-Can (cooperazione Interpol contro la 'Ndrangheta).
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