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Cosenza, il 118 a Serra Spiga ma i soccorsi rischiano lo stop al... semaforo

La Pet del 118 lascia la storica sede di piazza Cappello dopo 24 anni e si trasferisce a Serra Spiga, nella struttura dell’ex Aias dove un tempo c’era la centrale operativa territoriale del servizio di emergenza-urgenza (che oggi è stata spostata nell’avveniristico quartier generale di via degli Stadi). La decisione di abbandonare il vecchio presidio è maturata dopo l’ennesima segnalazione degli operatori costretti a lavorare all’interno di un mondo greve e molle, tra carenze igieniche e strutturali. Un trasloco inevitabile, considerato lo stato di salute precario in cui si ritrovano i locali di piazza Cappello dove il 118 era arrivato nel 2001 da Villa Morelli (presidio occupato dopo che la sede nel vecchio Pronto soccorso dell’Annunziata era apparsa inadeguata). Tra l’altro, piazza Cappello non era una sede di partenza amata dagli autisti del 118 a causa del caos del traffico di via Roma. Per i mezzi di soccorso non è mai stato facile trovare il varco giusto per tirarsi fuori dall’inferno delle auto in colonna.
Ma le cose non miglioreranno (a meno di miracoli) nella nuova sede di Serra Spiga. Il motivo sta in quel laccio d’asfalto di poche centinaia di metri che si restringe fino a diventare un imbuto col traffico che viene governato da un semaforo con senso unico alternato. In sostanza, in quel varco riesce a transitare una sola fila di veicoli per volta. E, in caso di soccorso per uno stroke o altre patologie tempodipendenti, proprio il tempo sarà un elemento variabile all’interno dell’algoritmo dei soccorsi.

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