“La festa del ritorno”: s’intitola così uno dei primi romanzi di successo di Carmine Abate. E il ritorno a “casa” di una scienziata del calibro di Franca Melfi sembra evocare quelle meravigliose pagine dell’autore di Carfizzi poi vincitore del Premio Campiello. La scelta di assumere la guida di una cattedra universitaria a Arcavacata e la direzione di un reparto nell’ospedale -policlinico del capoluogo bruzio da parte della docente che ha trascorso l’intera vita professionale in altre sedi accademiche e sanitarie della Penisola, è la migliore possibile vittoria immaginabile sulla malasanità.
“La forza non sta nelle cose ma in chi le muove” sosteneva il pragmatico Niccolo Machiavelli e la vicenda Melfi lo dimostra: un rettore visionario e coraggioso, Nicola Leone, e un manager esperto e determinato, Vitaliano de Salazar, stanno riscrivendo la storia del comparto pubblico sanitario cosentino. È infatti l’accordo siglato tra l’Azienda Ospedaliera e l’Unical ad aver portato tra le corsie dell’Annunziata professori universitaria di fama. Un accordo “benedetto” da Roberto Occhiuto, commissario regionale alla sanità e presidente della Giunta, che insieme al management di Arcavacata è riuscito a costruire, dopo decenni di chiacchiere e vane attese, la facoltà di Medicina. La nascita del corso di laurea ha aperto la strada al rientro in Calabria di uomini e donne impegnati nella ricerca e nello studio. Non solo: la sinergia tra il nosocomio e l’ateneo ha consentito l’apertura delle scuole di specializzazione che garantisce la presenza di tanti giovani medici tra i reparti.
Domani sarà inaugurata l’area del plesso dell’Annunziata destinato alla Chirurgia Toracica: un’area modernissima e attrezzata che sarà consegnata al Direttore del Dipartimento Cardio Toraco Vascolare, Franca Melfi.
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