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Droga: 21 arresti per spaccio tra Puglia e Cosenza

Ventuno arresti per spaccio di droga sono stati eseguiti questa mattina dai Carabinieri della Compagnia di Taranto. Le misure sono 11 in carcere e 10 ai domiciliari. Gli arresti sono stati eseguiti, oltre che a Taranto, anche nelle province di Bari, Brindisi, Lecce, Foggia e Cosenza, su ordinanza emessa dal gip di Lecce su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Coinvolti esponenti di una nota famiglia legata alla criminalità del Tarantino, ritenuti gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Alle operazioni hanno partecipato circa 100 militari del Comando Provinciale di Taranto, coadiuvati da personale del Nucleo Cinofili di Modugno (Bari) e Potenza, dello Squadrone Eliportato Cacciatori «Puglia» e del sesto Nucleo Elicotteri e dai carabinieri degli altri Comandi Provinciali.

La famiglia Leone gestiva l'associazione

C'erano tre componenti di una stessa famiglia, il padre e due fratelli, al vertice della presunta associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti sgominata dai carabinieri questa mattina tra le province di Taranto, Bari, Brindisi, Lecce, Foggia e Cosenza. Sono in totale 21 gli arresti sulla base dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Lecce su richiesta della Dda. Dall’attività investigativa dei militari sarebbe emerso il ruolo dei fratelli Cosimo e Vincenzo Leone, di 23 e 40 anni, "promotori ed organizzatori" dell’associazione. E del loro padre 64enne, Giovanni Leone, che li avrebbe aiutati nella gestione dei presunti traffici illeciti. Le indagini sono iniziate dopo il ritrovamento nel condominio dove viveva il 64enne di oltre un chilo di eroina, materiale per il confezionamento di droga, oltre cinquemila euro in contanti ed una cartuccia inesplosa calibro 380. L’indagine è stata condotta attraverso intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali (oltre 30.000 comunicazioni), supportate da numerosi servizi di osservazione controllo e pedinamento, attuati anche mediante l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza posti sulle principali vie della città. Ad agosto del 2022, a seguito di un ulteriore arresto in flagranza per 250 grammi di cocaina, le forze dell’ordine hanno avviato un secondo filone investigativo. I due anni complessivi di attività investigativa, riferiscono gli inquirenti in una nota, «hanno permesso di accertare l’esistenza di un gruppo criminale, con una precisa distribuzione di ruoli e compiti tra gli appartenenti, molto attivo nella vendita di sostanze stupefacenti (prevalentemente eroina e cocaina)». Il sodalizio si riforniva di droga anche nelle province di Brindisi e Bari.

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