Un diverbio per un presunto mancato pagamento di una notte ad un b&b finisce in tribunale con una sentenza di condanna emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Castrovillari, Marianna Ferrante, nei confronti di Antonio Gallina, 48 anni di Corigliano, persona conosciuta e da sempre impegnata nel sociale. Le accuse erano per i reati di percosse, minacce e appropriazione indebita. La sentenza è stata emessa il 20 novembre scorso, mentre i fatti oggetto di denuncia risalgono all’anno 2017.
In occasione di un evento religioso di 7 anni fa che ha richiamato in città ospiti provenienti anche da altre località, il Gallina avrebbe fatto da tramite per indicare ad una coppia un Bed and breakfast in cui trascorrere una notte per poi ripartire il giorno dopo aver partecipato alla manifestazione.
La coppia, secondo quanto sostenuto dall’accusa, sarebbe ripartita senza saldare il conto all’albergatore e senza restituire le chiavi. Da qui la richiesta di spiegazioni ai clienti che avrebbero dirottato l’esercente a contattate il Gallina.
Dalla situazione che si era venuta a creare ne sarebbe scaturito un confronto tra i due che sarebbe degenerato fino alla denuncia presentata dal titolare del bed and breakfast che avrebbe asserito di aver subito una aggressione fisica e non si sarebbe visto neanche restituire le chiavi, elemento questo che ha fatto scattare il reato che si configura come appropriazione indebita.
Il giudice monocratico del tribunale di Castrovillari si è quindi espresso per una condanna a 1 anno e sei mesi, con pena sospesa. Il Gallina, difeso dagli avvocati Giuseppe Candreva e Giuseppe Calligari, dal canto suo, ha già presentato ricorso avverso alla sentenza che sarà discusso il 20 dicembre prossimo.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia