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Amaco a Cosenza, nuovo colpo di scena. Il presidente di Cometra: “Sospendere il bando”

La richiesta avanzata ieri mattina via Pec dal presidente Ferraro al curatore fallimentare Caldiero. Il Consorzio Autolinee intanto ha presentato una nuova offerta

Colpi di scena a ripetizione intorno all’Amaco. Mentre si aspettava l’esito del terzo bando per il fitto di ramo d’azienda Tpl l’altra sera è spuntata l’idea politica della Regione Calabria comunicata a sindacati e amministratori comunali dall’assessore Gianluca Gallo secondo cui il pallino doveva essere affidato nelle mani di Cometra. Ma ieri mattina la Pec del presidente dello stesso Consorzio, ingegnere Ernesto Ferraro, al curatore fallimentare dell’Amaco, Fernando Caldiero (mercoledì non era seduto al tavolo della riunione nella Cittadella, non ha ascoltato dal vivo la proposta di Gallo, ha saputo tutto successivamente, contrariamente a quanto riportato nella nota di Cometra diffusa giovedì mattina che dava presente Caldiero) e per conoscenza a Gallo, al dirigente Trasporti della Regione, Pavone, all’assessore bruzio Covelli e ai sindacati Fit Cisl, Filt Cgil e Uil Trasporti, ha il sapore del dietrofront. Ferraro chiude auspicando un incontro nella prossima settimana con le parti interessate per discutere di un valido Piano programmatico volto a garantire il mantenimento del servizio e i diritti dei creditori. Ma, soprattutto, accenna a una eventuale sospensione del bando che scade domani. Molto tecnica la prima parte del documento inviato via Pec. Il presidente Ferraro facendo seguito all’incontro di mercoledì sera sottolinea la necessità di garantire il corretto svolgimento anche in futuro del servizio di Tpl a Cosenza ed evidenzia «ben conosciute difficoltà che potrebbero compromettere anche i rapporti negoziali tra Cometra e Regione Calabria e, per la prima, anche i diritti di tutti i consorziati; per come paventato nella stessa riunione». A poche ore dallo scadere del termine per la presentazione delle offerte (domani entro le ore 13: il Consorzio Autolinee ha risposto nuovamente presente) Ferraro auspica «senza entrare nel merito dello stesso anche quanto a diritti liberamente trasferibili la necessità che venga garantita la corretta esecuzione del servizio».

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