Sicurezza sul lavoro. Se ne parla sempre, ma le vittime sono costanti. Tante le storie anche alla nostra latitudine. L’ultima denuncia arriva da un gruppo di operai addetti alle pulizie dei treni nella stazione di Vaglio Lise. Una dozzina in tutto, sette i firmatari di un documento che è stato trasmesso all’Ispettorato provinciale del lavoro, all’ufficio ispettori dell’Inps, al settore sicurezza dell’Asp, alla Guardia di finanza e a Trenitalia Reggio Calabria. Nella lettera si denunciano gravi anomalie. Otto i punti che compongono il documento stilato dagli operai che ci tengono a precisare anzitutto una cosa: «Dal 1998 lavoriamo in regime di contratto di solidarietà, ma nello stesso tempo l’azienda effettua delle assunzioni senza togliere l’ammortizzatore sociale agli operai storici. Esistono operai impegnati solo per 3 ore, assunti per le sostituzioni ferie a 9 euro lorde all’ora».
Nella lettera si aggiunge che «gli addetti sono obbligati a lavorare sui binari nonostante il divieto delle Ferrovie dello Stato e a utilizzare mezzi che potrebbero creare danni al marciapiede con rottura delle pavimentazione creando rischi ai viaggiatori. Il personale di Fs non fa osservare le prescrizioni e gli addetti alla sicurezza sono assenti». Si fa poi riferimento a spogliatoi non idonei alla normativa in vigore (Lgs 81/1980): «I locali dovrebbero avere un ambiente riscaldato durante l’inverno e refrigerato durante l’estate con pavimenti in ceramica e piastrelle alle pareti». I treni secondo quando denunciato dai lavoratori vengono puliti al buio con il solo ausilio di una torcia che spesso non funziona. Altra segnalazione: «Ci sono operai che vanno in ferie forzate e altri che svolgono doppi turni (mattina, pomeriggio e notte)». Si definiscono «non corretti i criteri utilizzati per il cosiddetto ricambio generazionale».
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