Sono in partenza i primi ricorsi al Tar di Catanzaro contro gli esiti della prova scritta del concorso indetto dalla Regione Calabria. Il ricorso è su alcuni dei quesiti della prova d’esame che sarebbero ambigui o errati. Secondo l’avvocato Danilo Granata, il legale amministrativista che assiste i ricorrenti cosentini, «le udienze per la sospensiva saranno probabilmente fissate già nel prossimo mese di gennaio». Il concorso, destinato all’assunzione di nuove figure professionali nella pubblica amministrazione regionale, ha suscitato numerose polemiche tra i partecipanti. Alcuni quesiti, infatti, sono stati oggetto di dubbi da parte dei candidati, che hanno segnalato imprecisioni e ambiguità nelle risposte proposte, sollevando preoccupazioni su una pretesa carenza di imparzialità e correttezza della prova. Diversi aspiranti hanno anche evidenziato la presenza di domande formulate in modo poco chiaro, che avrebbero potuto compromettere il regolare svolgimento della selezione. Le prove scritte si sono svolte il 3, 4 e 5 dicembre scorsi e hanno coinvolto centinaia di candidati, tutti impegnati in un test con domande su tematiche di diritto amministrativo, contabilità pubblica e gestione delle risorse umane. Secondo l’avvocato Granata, «le criticità riscontrate nelle domande potrebbero aver influito negativamente sulle performance dei partecipanti, facendo emergere dubbi sull’affidabilità e la correttezza dell’intera procedura concorsuale. Il legale ha già annunciato che i ricorsi al Tar di Catanzaro riguarderanno non solo la questione dei quesiti problematici, ma anche l’eventuale irregolarità nelle modalità di svolgimento del concorso». L’avvocato cosentino, inoltre, si è detto «fiducioso che i giudici possano accogliere la richiesta di sospensiva dei provvedimenti relativi all’esito della prova scritta, qualora venissero riscontrate anomalie rilevanti. L’obiettivo è quello di affrontare in tempi rapidi la questione, consentendo così ai candidati di avere chiarezza sul futuro del concorso. Il caso potrebbe avere ripercussioni non solo sulla selezione, ma anche sull’affidabilità delle procedure concorsuali della Regione. Gli sviluppi di questa vicenda saranno seguiti con attenzione, poiché la trasparenza e la correttezza dei concorsi pubblici sono principi fondamentali per garantire pari opportunità a tutti i partecipanti. Per ora, i candidati rimangono in attesa di risposte dalle autorità competenti e da eventuali sviluppi legali, che potrebbero modificare gli esiti della prova scritta e portare a una revisione della selezione complessiva».
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