Novità importante per il centro storico e per le strutture del borgo. Una delibera del dirigente Mancusi svela la decisione di allestire un “Museo della Ceramica nel palazzo Bucarelli”. In verità, il Comune di Rende è risultato assegnatario di un contributo di 100mila euro, per l’intervento di “Recupero e rifunzionalizzazione di palazzo Bucarelli” già da due anni. L’ufficio tecnico comunale ha provveduto a redigere il progetto di fattibilità tecnica ed economica dei lavori, approvato con deliberazione della Giunta Comunale guidata dall’ex sindaco Manna. L’intervento è stato inserito nella Programmazione delle Opere Pubbliche 2022-2024, approvata unitamente al bilancio di previsione 2022-2024. Occorre fare un doppio passo indietro: esattamente due anni fa, dicembre 2022, la Giunta di allora approvò il progetto esecutivo per il recupero di palazzo Bucarelli. L’iniziativa è stata finanziata dal Pnrr per un importo pari a un milione di euro, nell’ambito della misura volta a sostenere progetti di rigenerazione urbana per la riduzione di situazioni di emarginazione e degrado sociale.
«All’interno del palazzo storico sarà realizzato un museo al servizio della comunità, uno spazio aperto di co-progettazione alla partecipazione di tutti i cittadini e associazioni che si interessano del settore dei beni storici ed archeologici, una vera e propria factory dove oltre ad essere esposta, l’arte si realizzerà attraverso azioni e progettazioni», si diceva. Lo scopo del museo sarà quindi la conservazione e la valorizzazione dei beni storico-archeologici ed artistici oggi dispersi in vari luoghi, significativi per raccontare il territorio rendese. La posizione del Palazzo Bucarelli nel contesto del centro storico consente infatti di progettare un contenitore culturale moderno tale da ospitare una esposizione permanente ma anche laboratori e sala polifunzionale-multimediale. Il contenitore museale sarà così strategico per la determinazione dei flussi turistici con conseguenti ricadute in termini di sviluppo economico e incremento occupazionale colmando le attuali carenze di imprenditorialità del settore.
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