Il lamento fastidioso delle auto in colonna su strade trasformate in camere a gas è il simbolo di una svolta ecologica che rimane sospesa dentro un campo minato. Cosenza è restia ad abbandonare le auto e la tendenza al delirio è dimostrata da quello che accade praticamente su ogni strada cittadina, dall’alba al calar della sera. Servirebbero rimedi per convertire l’ideologia della mobilità in qualcosa di diverso. Del resto, proprio Legambiente, nel suo report sull’ecosistema urbano, ha consegnato a Cosenza un dato sull’indice di motorizzazione che resta alto: 73 auto circolanti per 100 abitanti. Solo attraverso i numeri si comprende, allora, perché, rabbia e impotenza sono optional di serie montati, praticamente, su tutte le vetture che quotidianamente sono costrette a infilarsi in quell’imbuto che sono le vie del centro.
Qualche anno fa, l’Osservatorio Pums aveva stimato un peso quotidiano di 46.793 vetture in circolazione sulle strade di Cosenza. Insomma, tanti troppi mezzi si muovono da un capo all’altro del perimetro, praticamente senza controllo quasi. Già, perché la città ha un altro primato: quello della carenza dei vigili urbani. Ne servirebbero di più sulle strade.
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