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Cassano, riposizionate nello storico ossario del Cimitero comunale le 111 urne cinerarie anonime o mai reclamate da familiari o eredi

Nel corso di una cerimonia sobria e solenne sono state riposizionate stamane le 111 urnette cinerarie conservate nel camposanto cassanese anonime e/o mai reclamate da parenti ed eredi.
Presente il sindaco Giovanni Papasso, il vescovo e vicepresidente Cei Mons. Francesco Savino, il vicesindaco Antonino Mungo, l'assessore Elisa Fasanella, la consigliera con delega Carmen Gaudiano, il consigliere Giuseppe Graziadio, don Annunziato Laitano, dirigenti e dipendenti comunali, la Polizia Locale, il giornalista Mimmo Petroni e altre persone arrivate per assistere e seguire la cerimonia.
Sia il sindaco Papasso sia il vescovo Savino, che ha benedetto le urnette, nei loro interventi hanno sottolineato l'importanza del culto dei morti e l'importanza di dare un "eterno riposo" sereno a queste persone rimaste anonime o, in altri casi, non reclamate da possibili eredi. In particolare, mentre il primo cittadino ha ribadito quanto fatto dalla sua amministrazione per il cimitero col camposanto rimesso a nuovo, l'ossario idem, i tanti investimenti per rimettere a posto cappelle pubbliche, aree comuni e costruire nuovi loculi senza dimenticare l'impegno in corso per le cappelle delle ex congreghe e il cimitero a Sibari, il presule bitontino ha spiegato come la fine, in particolare nella liturgia cattolica, in realtà sia solo il segno di un nuovo inizio.
I nominativi dei defunti prima estumulati e poi cremati sono chiaramente identificabili con appositi elenchi apposti sulle ante delle porte dei locali che contengono gli armadi acquistati ad hoc dagli uffici e dall’amministrazione comunale. Mentre in un armadio sono conservate quelle anonime. Tutte sono state apposte nello storico ossario comunale.

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