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Cosenza, perseguita la ex anche in presenza del nuovo compagno: 23enne finisce in carcere

Nella giornata scorsa, personale della Polizia di Stato ha eseguito un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, nei confronti di un uomo cosentino di 23 anni.

All’indagato sono contestati i reati di maltrattamenti del reato di atti persecutori (c.d. stalking, ex art. 612 bis c.p.) nei confronti dell’ex convivente e del nuovo compagno di Lei.

Il provvedimento giunge a conclusione di una rapida ed intensa attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica e avviata a seguito di una denuncia/querela sporta dalla parte offesa i primi giorni dell’attuale mese, raccolta dai poliziotti della Squadra Mobile.

I poliziotti, specializzati nella trattazione di reati in danno delle persone appartenenti alla categoria delle cd. fasce deboli, hanno ascoltato la donna con particolare sensibilità raccogliendo le dettagliate descrizioni dei vari episodi vessatori.

In particolare la donna si era presentata presso gli uffici della Questura, dopo l’ennesimo episodio di violenza perpetrata dall’uomo, questa volta alla presenza del nuovo compagno della vittima. Nel corso della denuncia la donna ha ripercorso la vicenda, tracciando uno spaccato di autentica sofferenza quotidiana dovuto il comportamento dell’uomo che, nonostante i diversi anni trascorsi dalla fine della relazione, la perseguitava, con ripetute minacce di morte, inviate anche via mail e con la messaggistica social, intimidendola anche con chiare minacce di morte, ed aggredendola anche fisicamente. Infatti, l’uomo, la scorsa estate, ha seguito la donna sotto il portone di casa, colpendola con tre pugni al volto. La donna, vessata dall’ex compagno, è stata costretta a ricorrere persino alle cure dei medici per le ripercussioni psicologiche dovute al comportamento dell’uomo.

Le immediate indagini svolte dalla Squadra Mobile, coordinate dalla locale Procura, mediante l’escussione di altri soggetti a conoscenza dei fatti, hanno permesso di confermare il contesto descritto dalla denuncia.

L’attività d’indagine, avviata dal personale della Squadra Mobile e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, ha trovato il suo epilogo nell’esecuzione del provvedimento cautelare, e conferma ancora una volta l’impegno, la particolare attenzione e sensibilità della Polizia di Stato, degli uomini della Questura, diretta dal Questore Cannizzaro, e dell’Autorità Giudiziaria, nell’affrontare con attento e tempestivo intervento il fenomeno della violenza di genere e della tutela della c.d. fasce deboli.

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