Maggioranza di centrosinistra compatta, capitolo della “Città unica” archiviato forse per sempre, stagione natalizia positiva: per il sindaco Franz Caruso, il 2024 si chiude con un solo nodo politico-amministrativo da sciogliere. È quello delle nomine del vicesindaco e dell’assessore alle Finanze.
Il primo ruolo appare di sicuro appannaggio del Partito democratico che lo deteneva prima della rimozione di Maria Pia Funaro, prima eletta tra le file dei Dem passata poi per protesta a Sinjstra Italiana della quale è diventata dirigente e sotto le cui insegne si è candidata alle ultime elezioni europee raggranellando una buona messe di preferenze.
La funzione di responsabile delle risorse finanziarie municipali non sarà invece assegnata seguendo le logiche dell’appartenenza partitica. Il posto in giunta, lasciato vuoto da Francesco Giordano, “tecnico” impegnato per mesi a rimettere ordine tra i conti dell’ente, spetterà probabilmente a un altro “esperto” senza tessera che il primo cittadino intenderebbe personalmente indicare.
E tuttavia l’anno è ormai trascorso senza che i nuovi assessori abbiano fatto ingresso a Palazzo dei Bruzi. Caruso promette di mettere mano alle nomine entro i primi 30 giorni del 2025 dando così il senso della ripartenza. L’esecutivo comunale rappresenta in Calabria un esempio riuscito del “campo largo” a lungo favoleggiato dalle segreterie dei maggiori partiti del centrosinistra a cui l’esperimento è riuscito solo in parte.
Il ritardo nella formalizzazione degli incarichi da parte del primo cittadino sembrerebbe legato (ma lui lo nega) alle diatribe interne al Pd dove i conflitti “correntizi” sono spesso emersi nell’ambito dell’acceso dibattito instauratosi in occasione del referendum sulla fusione con Rende e Castrolibero.
La candidata al ruolo di “vice” con maggiori chance sembra al momento essere Maria Locanto, presidente provinciale dei Dem e alleata del segretario Vittorio Pecoraro.
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