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Banche e uffici pubblici in fuga da Cassano e Sibari

Nella cittadina jonica mancano ormai i servizi essenziali. Il fulcro delle attività si è spostato a Trebisacce

A Cassano e Sibari si sente il grido dei cittadini contro lo spoglio del territorio. Cassano Ionio e Sibari, un tempo centri vitali e punto di riferimento per i servizi pubblici e privati dell’area, oggi appaiono sempre più svuotati delle loro funzioni e relegati ai margini del sistema territoriale. I cittadini lamentano con amarezza una lunga lista di “scippi” che hanno impoverito il territorio, riducendo l’accesso a servizi essenziali e lasciando dietro di sé un senso di abbandono e frustrazione. Negli anni, Cassano e Sibari erano il fulcro di attività economiche e amministrative, garantendo una vasta gamma di servizi che supportavano i residenti e le comunità limitrofe. L’Ufficio Agricolo, l’Ufficio delle Entrate, gli sportelli dell’Italgas e di Equitalia a Cassano centro e Sibari rappresentavano presidi fondamentali per cittadini, agricoltori e imprese. Sibari, con la sua stazione ferroviaria, era dotata di un Ferrotel e di un bar ristoro, luoghi di accoglienza per viaggiatori e lavoratori. Cassano, invece, ospitava il Centro Lattiero Caseario e gli Uffici del Consorzio di Bonifica, simboli di un’economia agricola in crescita. Ma oggi, ciò che resta è solo un immobile abbandonato, «il simbolo della vergogna”, come lo definiscono i cittadini, che testimonia il degrado di una struttura un tempo vitale.
Negli ultimi decenni, la perdita dei servizi si è fatta sempre più evidente. La chiusura delle banche è una delle ferite più dolorose: Sibari è oggi completamente priva di istituti di credito, mentre Cassano può contare su un’unica banca. Il Centro Smistamento delle Poste, un tempo a Cassano, è stato trasferito a Corigliano Rossano, costringendo molti residenti a lunghe trasferte per operazioni essenziali. Anche l’ambito sociale, che avrebbe dovuto garantire vicinanza e supporto, si è allontanato: Trebisacce è oggi il fulcro dell’organizzazione territoriale, lasciando i cittadini di Cassano a percorrere chilometri per ottenere servizi fondamentali, come l’esenzione ticket per patologie. L’ultimo colpo riguarda la stazione ferroviaria di Sibari, che rischia di perdere ulteriormente la sua centralità con l’introduzione della bretella.

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