Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

San Giovanni in Fiore si dispera dopo la morte del 48enne e schiuma di rabbia: “Siamo tutti Serafino Congi” FOTO

Il cielo plumbeo di oggi presagiva malinconia e sconforto. E l’annunciata fiaccolata non ha tradito, perché praticamente al corteo per Serafino e il diritto e alla salute c’era tutta San Giovanni.
Non meno di 8 mila persone hanno partecipato con turbamento a “seguire” un grande lenzuolo bianco, puro, che conteneva la scritta: “Siamo tutti Serafino”. Che la imponente fiaccolata fosse partecipata come non mai, per dire no a queste morti incredibili, come è capitato allo sfortunato Serafino Congi di 48 anni, deceduto dentro un’ambulanza sabato scorso, dopo un’attesa di 3 ore perché il Suem 118 non disponeva di un medico, l’avevano intuito pure i vertici della Questura bruzia, al punto che per “scortare” la fiaccolata è stato impegnato il commissario della polizia di Stato di Cosenza Francesco Gagliardi, che con garbo ha coordinato tutte le altre forze dell’ordine: carabinieri, finanza, polizia provinciale e locale. Un serpentone mai visto in città. Un sussulto silenzioso cui faceva eco un sottofondo di musica dei The Dorf, del tipo “Senza di Te insieme a Te”, riferito a Serafino che amava quelle canzoni. Poi il momento più struggente quando il corteo s’è fermato sotto casa dei genitori, in via Gramsci poco più giù dov’era sino a qualche anno fa l’allora Brigata della Finanza. Uno strazio. Con uno scroscio di battimani che ha fatto piangere tutti: ragazzi, signore, medici, pensionati, universitari, operi. Tutti! C’erano tutti a questa fiaccolata che rimarrà nella storia cittadina, la cui eco per la morte di Serafino è rimbalzata in tutto il Paese. Poche parole. Solo qualche messaggio di affetto e di speranza nei messaggi di colei che ha capeggiato il corteo: Maria Teresa Barberio, ai vertici di una delle tante associazioni che hanno promosso in modo spontaneo il corteo di Serafino: “Fiori-florensi, Jure Vetere, Gli Spontanei, Proloco, Silana FC, Manifesto del Gioco, Eihartè, Yairaiha onlus, Primavera florense, Misericordia di Cerenzia, Terzo millennio, Donne e diritti”, a altre ancora. Un passo indietro, com’era giusto che fosse, l’hanno fatto i partiti, i politici e gli amministratori: compresa la sindaca Succurro che era presente nella folla, per palesare concretamente che sanità non deve avere colori politici e deve unire tutti perché l’ospedale cittadino deve garantire le urgenze e i Lea. Un corteo emozionante che ha racchiuso tutti, includendo pure la Chiesa, quella che predicava il compianto padre Antonio Pignanelli in prima linea per apertura dell’ospedale, e quella di oggi che rimembra monsignor Carlo Arnone, il quale con una sua nota ha incoraggiato la fiaccolata, poiché «Ottima iniziativa, promossa da tutte le associazioni locali, al fine di promuovere un maggiore impegno delle autorità affinché non lascino morire i nostri cittadini nelle ambulanze, prive di personale medico e paramedico».
Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia