Cosenza

Giovedì 09 Gennaio 2025

Ancora droga e cellulari nel carcere di Rossano. Nuova operazione della polizia penitenziaria

Ancora droga e cellulari dietro i cancelli e nelle celle del carcere di Corigliano Rossano. Continuano incessantemente le operazioni di contrasto all'illegalità degli uomini e delle donne del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di contrada Ciminata Greco, anche se il fenomeno sembra on attenuarsi, ma anzi proseguire, nonostante negli ultimi mesi si siano susseguite una serie di operazioni che ad esempio, in un sono intervento hanno portato a scoprire anche un centinaio di dispositivi telefonici mobili, come anche tutto il necessario per ricaricali. L’ultima operazione, in ordine di tempo, risale alla giornata di martedì scorso, quando gli agenti della polizia penitenzaria, in forza al reclusorio sito nell’area urbana di Rossano, hanno attuato una serie di controlli con l'ausilio delle unità cinofili del corpo. Nel corso dell’intervento, come detto, sono stati rinvenuti numerosi telefoni cellulari, abilmente occultati, ed anche della sostanza stupefacente, probabilmente di tipo hashish. “Riteniamo che sia giunto il momento di schermare gli istituti penitenziari - affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Ciccone, segretario regionale - considerato che l'introduzione del reato specifico non ha sortito alcun effetto deterrente”. Da tempo la sigla sindacale di categoria del Sappe denuncia il perdurare di una serie di criticità del carcere rossanese, come quella della presenza di detenuti con problemi di natura mentale che necessiterebbero di una presenza fissa di un medico specialista, ma anche di detenuti affetti dalla dipendenza di sostanze stupefacenti.  A tal proposito sia il segretario generale aggiunto del Sappe Giovanni Battista Durante che il segretario regionale Francesco Ciccone concordano sulla necessità di cambiare la destinazione di questa tipologia di detenuti: “Sarebbe altresì opportuno, affermano i due sindacalisti,  accelerare le iniziative di destinazione dei detenuti tossicodipendenti nelle comunità, al fine di deflazionare le carceri, avviare concreti percorsi di recupero e limitare sempre di più l'ingresso della droga negli istituti”.

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