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Amaco, insorgono i sindacati: “Non sussistono le pre-condizioni per aderire a un tavolo di negoziato”

Bocciate da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Confail Faisa le proposte del Consorzio Autolinee

Ostacoli sulla gestione futura dell’Amaco. È di venerdì la levata di scudi di quattro organizzazioni sindacali di categoria contro il Consorzio Autolinee aggiudicatario del ramo d’affitto Tpl dopo il terzo bando pubblicato dal curatore fallimentare Fernando Caldiero. Un documento (soltanto ieri reso noto) trasmesso a Caldiero, al presidente del Consorzio Autolinee Tpl, Mario Rocco Carlomagno e all’Amaco che in sintesi boccia le idee del Consorzio Autolinee rispetto alla riorganizzazione del servizio e del personale. Un Piano che però era già contenuto nell’offerta presentata dal Consorzio Autolinee e che era stato confermato nella comunicazione di curatore fallimentare e Consorzio Autolinee del 2 scorso ai sindacati. La nota ultima è firmata dai rappresentanti di Filt Cgil (La Rocca, Angotti e Ponte), Fit Cisl (Pagnotta, Domnanico e Mandoliti), Uil Trasporti (Spadaro, Villella e Mazzuca) e Confail Faisa (Toscano e Serra). Mancano all’appello Ugl Trasporti e Faisa Cisal. Due dunque le notizie del giorno: il muro alzato da una parte del sindacato per bloccare l’operazione Consorzio Autolinee e la spaccatura all’interno del sindacato stesso. Come mai Ugl e Faisa Confail non hanno firmato il documento? Non sono d’accordo? E, soprattutto, una mossa del genere tiene conto del fatto che il 31 gennaio scade l’ultima proroga (almeno così viene annunciato da tempo: o ce ne sarà un’altra?) dell’esercizio Amaco?
Il documento di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Confail Faisa così recita testualmente: «Abbiamo esaminato la vostra (la nota firmata dai vertici del Consorzio Autolinee e dal curatore: ndr) ai sensi e per gli effetti dell’articolo 47 della legge 428 del 1990 (relativa alla procedura di affitto del ramo Tpl di Amaco, è stata trasmessa il 7 scorso a tutti i sindacati e si faceva riferimento anche all’elenco dei lavoratori da assorbire, un passaggio che ha poi determinato un botta e risposta polemico tra Curatela e Consorzio Autolinee: ndr), nonché le successive comunicazioni in merito alla lista dei dipendenti addetti al ramo Tpl di Amaco e siamo pervenuti alla meditata conclusione che non sussistono neppure le pre-condizioni (quali sono queste pre-condizioni visto che il Consorzio aveva subito fatto chiarezza sulle sue intenzioni?: ndr) per aderire ad un tavolo di negoziato.

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