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Cosenza, il Consorzio Autolinee incassa la fiducia dell’Ugl

Il segretario Nucci: «Non ci sono altre soluzioni»

Vicenda Amaco: il Consorzio Autolinee dopo le stilettate della Cgil incassa la fiducia dell’Ugl. Per l’organizzazione guidata a livello territoriale da Guglielmo Nucci «il Consorzio Autolinee va sostenuto, è stata l’unica azienda ad essersi mossa e ad avere presentato un’offerta per gestire il Tpl Amaco». L’Ugl non è d’accordo sulla polemica innescata dalla Cgil e da altre tre sigle «perché l’articolo 47 della legge 428/90 è chiaro. L’Amaco è fallita e in liquidazione, solo il Consorzio Autolinee nei termini legali ha presentato un’offerta che prevede la presa in carico di tutti i lavoratori (tranne quelli che andranno in Saba). Carlomagno al momento rispetta le condizioni del liquidatore. Esiste un altro acquirente? No. Nè privato tantomeno pubblico. Purtroppo la crisi Amaco è anche figlia di anni di oblio della Regione che non ha fatto bandi di gara nei tempi giusti (tutto rinviato al 2026: ndr)».
La segreteria territoriale dell’Ugl spiega i motivi che l’hanno indotta a non firmare la nota redatta da altre sigle. «Tutto è dipeso dalla netta chiusura palesata all’apertura del tavolo negoziale che dovrebbe servire ad esperire tentativi utili di confronto circa alcuni punti controversi previsti nel “master plan”. Non concordiamo - prosegue l’Ugl - sulla principale motivazione su cui si fonda tale chiusura: il richiamo all’art. 47 della legge 428/1990, chiedendo l’applicazione dell’art 2112 del c.c.. A tal proposito, l’eventuale “superamento” di quanto segnalato dagli altri sindacati, si rende possibile solo se si apre un confronto tra le parti, con l’obiettivo di salvaguardare tutti i livelli occupazionali e i diritti acquisiti. E comunque va ricordato che il Trasporto pubblico su gomma viene finanziato dallo Stato attraverso il Fondo nazionale trasporti, in base ad alcuni parametri previsti dalla legge e poi “riversati” alle Regioni che, a loro volta, trasferiscono risorse necessarie sia alle aziende pubbliche che a quelle private (normalmente attraverso bandi di gara), aventi per riferimento gli stessi parametri e, soprattutto lo stesso Ccnl nazionale che inquadra tutti i lavoratori del comparto».
L’Ugl chiude con una riflessione: «Al Consorzio Autolinee sono trasferite le stesse somme riconosciute a tutte le aziende di trasporto, con le quali il Consorzio mantiene un’azienda sana, fornendo anche dividendi per i soci».

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