Cosenza

Martedì 21 Gennaio 2025

L'accoltellamento dell'Epifania in un ristorante di Scalea, arrestato un 36enne per tentato omicidio

“Tentato omicidio aggravato dai futili motivi” e “porto di armi od oggetti atti ad offendere. Sono le accuse contestate ad un 36enne di origini napoletane ma residente a Scalea, in merito ad un delitto verificatosi la sera del 5 gennaio a Scalea. L'uomo si trova attualmente in carcere, su ordinanza emessa dal gip di Paola ed eseguita dai carabinieri della Compagnia di Scalea. Il provvedimento scaturisce da un’indagine sviluppata dalla Stazione Carabinieri di Scalea con il supporto del N.o.r.m. della Compagnia e coordinata dalla Procura di Paola. La ricostruzione dell'aggressione I militari, alle ore 23.45 circa di quella sera, allertati da una chiamata al 112, sono intervenuti nei pressi di un ristorante nel centro storico di Scalea dove era stata segnalata la presenza di un uomo ferito. Giunti sul posto hanno constatato che quest’ultimo, un 49enne di origini siciliane residente a Scalea, presentava un’evidente ferita d’arma da taglio nella zona toracico addominale sinistra, poco sotto al cuore, motivo per il quale è stato immediatamente trasportato all’ospedale di Paola. All’indagato sono dunque stati contestati i reati di tentato omicidio aggravato in quanto avrebbe compiuto atti idonei e univocamente diretti a cagionare la morte del 49enne procurandogli lesioni in parti vitali dell’organismo con un’arma da taglio, evento non verificatosi per cause indipendenti dalla propria volontà e per aver agito per futili motivi. Fondamentali per la ricostruzione di quanto accaduto e per l’identificazione dell’autore del reato sono state le testimonianze delle persone che hanno assistito ai fatti, raccolte nell’immediatezza. La vittima, che stava trascorrendo la serata in un ristorante di Scalea con i propri familiari, ad un certo punto ha iniziato a registrare alcuni video con il proprio smartphone riprendendo l’interno del locale in cui vi era anche musica dal vivo, filmati che sono stati poi acquisiti dagli investigatori. L’indagato, infastidito dal fatto che era stato ripreso anch’egli nei vari video, si è avvicinato al 49enne e gli ha più volte riferito di non volere che tali video venissero pubblicati sui social networks. Nonostante la vittima lo avesse più volte rassicurato del fatto che non avrebbe pubblicato alcunché, visibilmente infastidito, al culmine di un’animata discussione, il 36enne gli ha dapprima sferrato uno schiaffo al volto e successivamente lo ha colpito con un’arma da taglio, verosimilmente un coltello, all’altezza di organi vitali, solo per puro caso non mortalmente. Fondamentale è stato anche l’intervento del proprietario del locale, che ha provveduto a dividere i due evitando che la situazione potesse ulteriormente aggravarsi. L’indagato, al termine delle formalità di rito, è stato trasferito nel carcere di Paola a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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