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Sofia, la bambina rapita e ritrovata a Cosenza. Il vicino della coppia arrestata rivela: "Nessun sospetto, siamo sconvolti"

Una coppia...normale. Così, almeno, viene raccontata dai conoscenti. Lui un operaio dedito al lavoro in una grande azienda di mezzi meccanici, lei sempre gioviale con amici e condomini. Una coppia arricchita anche dalla venuta al mondo d’un bimbo. Già, Ansel, un bimbo mai nato.
«Siamo tutti sconvolti. Nel nostro condomino le famiglie abitano da più di 40 anni e siamo, e non per modo di dire, una famiglia. Rosa è sempre stata una ragazza sana, vivace. Ha trovato l’amore, con questo ragazzo, bravissimo. Un gran lavoratore e molto rispettoso di tutti». A parlare così dei rapitori della piccola Sofia, è un vicino di casa residente nel plesso dove campeggiava fino all’altra sera un “fiocco azzurro” appeso al portone d’ingresso in segno di gioia.

«Siamo stati tutti felici all’annuncio della gravidanza» ha aggiunto il condomino riferendosi alla maternità simulata dalla donna per nove mesi. «Nessuno si era insospettito. Sono questioni personali, e se qualcuno può fare dei pensieri su questo, non sono cose che si vanno a chiedere per delicatezza. Rosa fisicamente è sempre stata abbondante. Poi indossava dei vestiti che in qualche modo mettevano in evidenza la pancia. Per quello che ne so ha sempre mostrato gli esiti delle ecografie, persino la morfologica. Quindi, che sospetti potevamo avere? Che si sappia, lei non ha mai chiesto alla madre o alla sorella di farsi accompagnare in occasione delle visite mediche. Del resto, è stata sempre molto indipendente».
«Poi - racconta ancora il vicino all’Ansa - all’annuncio della nascita, l’8 gennaio, la felicità di tutti. Ma ha chiesto che nessuno andasse in clinica perché, diceva, non facevano entrare perché c’era qualche caso di Covid. Poi è tornata dalla madre, qui, dopo qualche giorno, senza il bambino. Ha detto che lo avevano trattenuto per gli accertamenti. Da qualche giorno si preparava a casa per la festa dell’arrivo di Ansel, aveva preparato le bomboniere, tantissimi dolci, ogni stanza, ogni oggetto addobbati a festa. Ieri ha detto che poteva andare a prendere il bambino in clinica, che glielo avrebbero dato, e che festa poteva essere».

«Quello che so - ha aggiunto il vicino - è che è una famiglia sana, umile, di principi forti. La mamma di Rosa e la sorella sono meravigliose. Quello che ho sentito dalle parole scambiate qui nel palazzo, è che il marito di Rosa, all’arrivo della Polizia, sembrava cascare dalle nuvole, sorpreso anche lui come gli altri parenti».

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