
Proteste e confronti. Ieri mattina la tensione (sociale) è stata altissima dinanzi al municipio rendese. Giovedì scorso, con deliberazione della Commissione Straordinaria, il Comune di Rende ha assegnato gli spazi dello Sparrow – Spazio Precario Autogestito all'Istituto Comprensivo Rende-Commenda, nonostante la richiesta di aprire un tavolo di discussione circa il futuro della struttura, appena ristrutturata su iniziativa del collettivo.
E proprio loro, quelli dello Sparrow, hanno fortemente protestato prima di incontrare i commissari al primo piano del Comune. Nulla da fare. Nonostante striscioni e forze dell'ordine presenti, la decisione è ormai ufficiale. La spiegazione è d'altronde semplice, lineare e legittima per la triade commissariale: si è proceduto ad un bando pubblico ed ha vinto la scuola rendese. Il centro sparrow pare non avesse l'iscrizione al registro delle associazioni, come deve essere. E si è proceduto diversamente. Non solo: come rilevato anche nella stessa deliberazione, i lavori di ristrutturazione sono stati effettuati utilizzando fondi del Pnrr, precisamente relativi alla Missione 5 “Coesione e inclusione”, Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, Investimento 2.1 “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana”. Tali fondi sono destinati, in via prioritaria, per lo Sparrow, “a interventi di ristrutturazione di edifici pubblici utilizzati per servizi sociali e culturali”. Da qui la protesta: «al di là dell'incontro, noi non molliamo».

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