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Traffico nel caos all’ingresso dell’autostrada del Mediterraneo: c'è l'inferno agli svincoli di Cosenza Nord e Montalto

File chilometriche di autovetture nell’area di accesso alla città. Protestano automobilisti e residenti. Situazione allarmante

Traffico in tilt e code chilometriche per tutta la giornata di ieri all'ingresso autostradale di Rende. Chilometri e file di auto interminabili anche verso Montalto Uffugo. Non è una novità né sorprende più di tanto. Sono anni che, spesso, si scrive della situazione appena descritta. Ieri ancor di più, soprattutto nelle prime ore del mattino e poi subito dopo le 13,30 per via dei lavori di bitumazione previsti in città.
Traffico ulteriormente rallentato anche per la presenza quasi nulla di vigili urbani in quella zona ed a presidio della viabilità. Urgono interventi. Quali se non quelli annunciati, stanziati e finanziati dal governo centrale e supportati dalla regione Calabria che avrebbero consentito, se realizzati per tempo come annunciato, un nuovo ingresso cittadino ed una svolta al traffico per la città, per l'intero comprensorio e soprattutto per le migliaia di automobili e camion che, quotidianamente, transitano da Rende e per Rende. L’8 ottobre scorso, i commissari prefettizi di Rende, Santi Giuffrè, Rosa Correale e Michele Albertini, hanno approvato con una delibera di giunta lo schema di convenzione dell’intervento denominato “Opere accessorie propedeutiche alla realizzazione dello svincolo autostradale in località settimo di Rende al km 250+000 dell’autostrada A2 del Mediterraneo e della stazione ferroviaria di Settimo di Montalto Uffugo. Questo andrà sottoscritto con la Regione Calabria e con il Comune di Montalto Uffugo.
Nel documento spiegano che la realizzazione dell’importante opera infrastrutturale da parte di Anas SpA consentirà di migliorare e agevolare l’accesso alla città di Rende, primaria direttrice di sviluppo dell’area urbana cosentina, e di potenziare il collegamento con l’area industriale e con la zona universitaria di Arcavacata. “Tutto questo in modo da conseguire un significativo alleggerimento dei notevoli volumi di traffico che, attualmente, transitano dall’esistente svincolo autostradale di Quattromiglia”, si diceva in quei giorni.

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