Un ateneo aperto al mondo. È l’idea del rettore Nicola Leone che dal momento del suo insediamento ha puntato sulla internazionalizzazione dell’Unical. Negli ultimi anni è cresciuto il numero degli studenti stranieri e si sono moltiplicati i rapporti di collaborazione e ricerca con sedi accademiche europee e americane. Arcavacata è oggi sempre più un “modello” da emulare in Italia anche perchè dimostra come dal profondo sud possano essere proposte esperienze e programmi d’avanguardia e, soprattutto, come in Calabria possa funzionare una vera e propria fucina di talenti in ogni ambito di studio. Ne sono prova i riconoscimenti ottenuti nelle classifiche nazionali e internazionali ed i ruoli assunti in campo planetario da docenti formatisi nel Campus. Proprio con l’approvazione dell’ultimo bilancio, peraltro, è stata prevista una implementazione dei fondi destinati ai progetti Erasmus: il dato non ha solo valore economico ma va letto in una chiave strategica precisa adottata dal management del Campus. L’Unical ora ha approntato un ulteriore progetto accademico teso ad offrire agli studenti un percorso formativo internazionale per affrontare le sfide globali della migrazione e dell’inclusione educativa. Si tratta dell’ambizioso percorso di studio magistrale “EDU_MIG”, un Erasmus Mundus Joint Master Degree in Educazione, Migrazione e Diversità, finanziato dall’Unione Europea con 4,2 milioni di euro, che sarà realizzato grazie alla collaborazione tra il Campus, cui era tanto legato il rettore Beniamino Andreatta, e atenei di Svezia e Germania.