Sigilli a due terreni nel comune di Villapiana e a un capannone nell’area di Cassano utilizzati per smaltire rifiuti speciali. C’è un cassanese, Lorenzo Francese, tra le nove persone alle quali, ieri mattina, i carabinieri – del Gruppo per la Tutela dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di Napoli, coadiuvati dai Comandi Provinciali delle regioni Puglia e Calabria – hanno notificato la misura cautelare dei domiciliari a conclusione do una vasta operazione contro il traffico illecito di rifiuti. L’indagine ha interessato diverse province, tra la Campania, la Puglia e ha avuto un impatto significativo anche in Calabria tra i comuni di Cassano e Villapiana, dove sono stati individuati alcuni siti di abbandono dei rifiuti riconducibili all’imprenditore Lorenzo Francese. Le misure cautelari sono state emesse dal gip del Tribunale di Lecce, a seguito dell’indagine condotta dal Nucleo Operativo Ecologico che ha avuto inizio nel giugno 2023. Le indagini hanno rivelato un’organizzazione criminale ben strutturata, dedita al traffico illecito di rifiuti speciali provenienti dalla Campania, con l’obiettivo di smaltirli illegalmente in Puglia e Calabria. regione quest’ultima dove, tra Cassano e Villapiana, i carabinieri hanno scoperto un capannone abbandonato e due appezzamenti di terreno utilizzati come discariche abusive. I rifiuti, tra cui scarti industriali e frazione indifferenziata di rifiuti solidi urbani, venivano trasportati e abbandonati in queste aree, creando un grave rischio per l’ambiente e la salute pubblica. Le indagini che hanno interessato le tre regioni hanno evidenziato che i rifiuti venivano smaltiti in modo illecito, spesso mediante sversamenti diretti sul suolo o abbandoni in terreni agricoli.
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