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Racket scatenato, lido in fiamme ad Amantea

L’attentato preceduto da una intimidazione. L’incendio ha interessato la struttura Pecora Nera molto frequentata

Non accennano a placarsi gli atti intimidatori che, nel corso degli ultimi mesi, hanno interessato, a vario titolo, diversi soggetti dell’imprenditoria e della società civile.
Dagli incendi alle autovetture avvenute tra Amantea e Campora San Giovanni, passando alla galleria di Coreca, si è giunti adesso alle fiamme che la scorsa notte hanno imprigionato le strutture della Pecora Nera: uno dei lidi turistici più noti del Basso Tirreno cosentino, meta prediletta di tanti giovani che lo scelgono anche per la presenza dei campi di beach volley. Gli autori hanno agito colpendo con degli inneschi incendiari le strutture immediatamente adiacenti alla pista ciclabile, come i bagni e i depositi per le merci. L’intervento dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Paola è stato immediato, grazie anche alla tempestiva allerta che alcune persone che vivono in loco hanno prontamente diramato. Tale agire ha evitato che le pire potessero distruggere tutto, anche se i danni sono abbastanza ingenti. Da quello che è dato sapere, in attesa delle indagini da parte dei Carabinieri della stazione di Amantea, coordinate dalla Compagnia di Paola, lo scorso 31 gennaio i titolari del lido avrebbero rinvenuto una tanica di benzina. Un segnale che aveva fatto innalzare il livello di attenzione.
I proprietari hanno già fatto sapere che non si daranno per vinti. L’obiettivo è di riaprire per la prossima stagione estiva. Amantea si conferma terra difficile e fragile ed il potenziamento della presenza delle forze dell’ordine resta, purtroppo, soltanto un argomento da campagna elettorale.

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