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Sanità a Lungro, tempi lunghi per le visite specialistiche

Infiniti disagi nei Cup. Il problema spesso è causato dal software del centro di prenotazione

Vi è un meccanismo perverso alla base dei disagi in cui, quotidianamente, incorrono gli utenti che si rivolgono al sistema sanitario territoriale. Le richieste di assistenza sbattono nella farraginosa macchina delle prenotazioni che, spesso, costringe soprattutto le persone anziane a peregrinare per gli ospedali e i Centri di assistenza primaria territoriale per sottoporsi a visite specialistiche ambulatoriali. Il “buco” tra le prescrizioni dei medici di famiglia e i servizi sanitari pubblici sembra allargarsi sempre più. I problemi si palesano soprattutto nei centri di prenotazione del distretto del Pollino, nelle Case della salute di Lungro e Mormanno ma anche nell'ospedale di Castrovillari. Sembra che i software di gestione delle prescrizioni dei medici di base e quelli delle prenotazioni in dotazione alle strutture pubbliche entrino in conflitto fino a determinare l'indisponibilità ad effettuare visite o esame diagnostici in tempi ragionevoli. Per questo, la maggior parte degli utenti che si rivolgono ai cup, anche i malati cronici o con patologie gravi che versano anche in condizioni di disagio economico, si vedono negare il diritto di assistenza in tempi brevi e, non potendo attendere mesi, sono costretti a rivolgersi alle strutture private per eseguire esami salvavita. È il caso di una paziente oncologica di Lungro prenotata a Castrovillari per eseguire un esame diagnostico con tempi d'attesa di quattro mesi. Giunta il giorno dopo la prenotazione all'ospedale Ferrari per sottoporsi a un ciclo di visite specialistiche, la pensionata si è rivolta al personale medico del reparto che, incredulo e molto disponibile, nel giro di un paio di giorni, ha permesso alla signora di sottoporsi all'esame richiesto. A dicembre un'altra signora di Lungro, dopo aver prenotato una visita con quattro mesi d'attesa, si è presentata all'ambulatorio della Casa della Salute lungrese e, nella stessa mattinata, è stata visitata dal medico specialista. La burocrazia, di fatto, così come la cattiva gestione del flusso informatico delle prenotazioni sono fattori che contribuiscono ad affossare le prestazioni sanitarie negli ospedali pubblici calabresi. Si tratta di un meccanismo che, oltre a mortificare la professionalità dei medici rende ancora più flebile il diritto alle cure.

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