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Ridotti all’osso, ormai, non più di 25 persone, sperano in un’occupazione. Eppure eran “partiti” in circa 200, ed erano già noti come “I Dimenticati”, guidati con lungimiranza dal loro “mentore”, Antonio Alessio: un ex funzionario della pubblica amministrazione in quiescenza. Presero corpo e consistenza nel 2023 e speravano anch’essi di essere “conglobati” alle dipendenze del Comune o della Regione. Com’è avvenuto, ormai, per le ex “Giubbe Rosse” di cui alla legge 15/2008 transitate (tranne pochi rimasti al Comune) nel dicembre del 2023 alle dipendenze di Calabria Verde. Poi qualche boccata d’ossigeno (sin qui solo boccata) è arrivata per “Gli Invisibili” che dopo un paio di corsi aspirano ad occupare i posti vacanti, lasciati dalle ex “Giubbe Rosse”.
Senza menzionare il decennio 1995/2005, quando centinaia di senza lavoro dopo diverse battaglie “transitarono” alle dipendenze dell’ex Afor. Con molti di essi (non tutti!) che chiesero e ottennero “l’anticipazione di cassa” dal Comune per garantire loro la puntualità dei salari. Anni durissimi anche sotto l’aspetto sociale con diversi blocchi stradali. Quelle “anticipazioni”, però, seguite da contenziosi per arretrati e svalutazione, da diverse unità, contribuirono poi, con non poche critiche, a mandare il Municipio in dissesto. Storie. Sempre, comunque, legate al lavoro di un paesone, anch’esso ormai in marcia sul viale di un’emigrazione senza ritorno e spopolato come ogni angolo della Calabria.
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