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Autismo: interventi possibili per una patologia in crescita. Iniziativa promossa dal Rotary Presila Cosenza est

“Autismo: conoscere per capire e agire” questo il tema del convegno organizzato, dal Rotary Club Presila Cosenza Est, moderato dal Presidente del club, Nino Iannello e concluso da Angela Costabile, Docente di Psicologia dello Sviluppo e dell’ Educazione presso l’UNICAL.
i lavori sono stati introdotti dal Presidente della Commissione Autismo del club Presila Cosenza Est, Roberto Miniaci, il quale ha ripreso le fasi di avvio del progetto sottoscritto con la Presidente dell’Angsa, (la sezione locale dell’Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo) Katia Spadafora e finalizzato ad avviare, unitamente alle Istituzioni presenti sul territorio, percorsi formativi e occupazionali.
Dagli incontri avviati nei mesi scorsi, ha aggiunto Miniaci, incominciano a registrarsi i primi risultati concreti. In particolare, è stata segnalata un'azienda disponibile a selezionare i ragazzi per sperimentare alcune attività lavorative.
A relazionare sono stati Francesco Craig, docente di Psicologia clinica presso l’UNICAL e Katia Spadafora, Presidente dell’ANGSA.


Il Presidente del club Nino Iannello, nel suo saluto introduttivo, ha espresso preoccupazione per l’elevata percentuale delle persone con diagnosi di autismo in Italia, sottolineando, tra l’altro, che si tratta di un disturbo del neurosviluppo che influisce principalmente sulle capacità di comunicazione e interazione sociale.
Francesco Craig si è soffermato soprattutto sull’autismo in età adulta, mettendo in evidenza una serie di dati statistici dai quali emerge come attualmente, il sistema sanitario non sia completamente in grado di prendersi cura anche degli adulti con autismo soprattutto nel Mezzogiorno. La maggior parte dei centri, infatti, si trova al Nord (54%), seguiti dal Centro (21%) e dal Sud e Isole (24%).
Non esiste una cura, ha aggiunto, ma ci sono diversi trattamenti di supporto che possono aiutare a migliorare le competenze sociali e comunicative. Questi includono terapia comportamentale, educazione speciale, e isupporto di psicoterapeuti, neruropsichiatri infantili, logopedisti. Per quanto riguarda il modo più efficace di intervenire, ha concluso il Professore, la ricerca sta fornendo alcune indicazioni, tra le quali di sicuro c’è quella della diagnosi precoce e di un coinvolgimento dei genitori, tant’è che i progetti possono includere, ed è su questo che è impegnato il Rotary, attività di formazione, eventi di sensibilizzazione e iniziative di supporto diretto alle famiglie e alle persone con autismo.
La Presidente dell’ANGSA, Katia Spadafora, ha parlato del ruolo che svolge l’Associazione ANGSA in campo nazionale, degli obiettivi che persegue e delle tante iniziative che la sezione ha avviato sul territorio. Facendo riferimento alla patologia, Katia Spadafora, ha ribadito quanto sia importante assumere una presa in carico tempestiva dei bambini per poter fornire il supporto necessario, migliorando così la qualità della vita e l’autonomia. Angela Costabile si è soffermata sulla necessità di promuovere la conoscenza, la sensibilizzazione sull’autismo e di fornire supporto ai soggetti autistici in età adolescenziale e post che, finita la scuola, si trovano realmente in una situazione di “isolamento”, insieme alle loro famiglie. Nel corso del suo intervento, la professoressa ha dato merito al Rotary per avere messo in piedi, dallo scorso anno, una rete di Club, Associazioni e Istituzioni, quali l’Università della Calabria, con l’obiettivo di dare continuità all’azione e concorrere, concretamente, al supporto per soggetti con autismo e per le loro famiglie.

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