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Bisogna avere raggiunto almeno 94 punti per essere ammessi all’orale del concorso Pnrr 2 in Calabria per quanto riguarda l’insegnamento di Sostegno nella scuola Primaria. Cioè non bisogna avere sbagliato più di tre delle cinquanta domande che hanno impegnato i candidati lo scorso 19 marzo che è stato il giorno dedicato alla selezione d’Infanzia e Primaria. Lunedì 24, martedì 25 e mercoledì 26 febbraio, invece, le date per le Superiori di primo e secondo grado. In questo caso, come per il Posto comune e il Sostegno all’Infanzia, e il Posto comune alla Primaria, le soglie di ammissioni all’orale non sono ancora state rese note e c’è grandissima attesa tra i tanti che hanno provato la strada della maxi selezione per salire sul treno dei desideri con destinazione assunzione a tempo indeterminato. Sui social è una corsa ai sondaggi per raccogliere i voti di molti, così come la sfida tra i veggenti, ma senza dati certi è inutile fare ipotesi. Perché a differenza del primo concorso Pnrr, quando bastava avere raggiunto quota 70 per essere ammessi all’orale, stavolta anche oltre questa soglia passeranno alla seconda fase solo tre volte il numero dei posti messi a bando. Considerando che saranno ammessi tutti quelli con un punteggio pari all’ultimo degli ammessi. Nel caso della AS12, a esempio (Italiano e Storia alle Superiori), una delle classi di concorso con più concorrenti, con 24 cattedre in palio in Calabria, andranno all’orale 72 candidati, più i fortunati trascinati dal punteggio dell’ultimo.
Attenti al pre ruolo
II segretario regionale della Uil Scuola Rua, Andrea Codispoti, sottolinea come per il triennio 2025/28, «viene modificata la valutazione del servizio di pre-ruolo nella graduatoria interna di istituto ai fini dell’individuazione del perdente posto (e mobilità d’ufficio). Per l’anno 2025/26 ogni anno di pre-ruolo è calcolato 4 punti. Per l’anno 2026/27 ogni anno di pre-ruolo è calcolato 5 punti. Per l’anno 2027/28 ogni anno di pre-ruolo è calcolato 6 punti. Con relativo raddoppio del punteggio per il docente titolare sul Sostegno se il servizio pre-ruolo è stato svolto su Sostegno e in possesso di specializzazione. Ciò, quindi, implica un diverso punteggio del servizio pre-ruolo per ciascun anno del triennio di vigenza del Contratto collettivo nazionale. Quello che, però, va ulteriormente evidenziato – aggiunge Codispoti - è che tale calcolo non è uguale per tutti i docenti di ruolo, ma è a vantaggio solo di chi ha svolto il servizio pre-ruolo (ovvero la supplenza riconosciuta o riconoscibile nella ricostruzione di carriera) nel ruolo di attuale titolarità (esempio: il docente al momento titolare sul I grado che ha svolto le supplenze riconosciute come pre-ruolo nel I grado). Se invece la supplenza non è stata svolta nel ruolo di attuale titolarità, il calcolo, per ogni anno prestato, cambia a seconda del ruolo in cui è attualmente il docente rispetto alla supplenza svolta», sigilla il leader regionale della Uil scuola.
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