
Se da un lato prosegue incessante l'operazione di repressione e sanzionamento di comportamenti incivili e illegali, da parte della Polizia municipale, dall'altra continuano i comportamenti di cittadini che senza alcun senso civico non rispettano non solo l'ambiente, ma anche il patrimonio naturalistico e artistico che anche il proprio. Sono sconfortanti le immagini riprese da un'escursionista locale dell'area compresa tra L'Oasi naturalistica dei giganti di Cozzo del Pesco e il luogo sacro, nonché perla di bellezza e dell’arte bizantina, dell'Abbazia del Patire che si ergono da secoli nella montagna rossanse. Un patrimonio naturalistico dalla bellezza lussureggiante, sporcata è il caso di dirlo, dalla mano dell’uomo che ha dato vita a delle vere e proprie micro-discariche a cielo aperto. Copertoni di mezzi meccanici, oggetti di plastica, pannolini e finanche vestiti, gettati via assieme ad ogni altro tipo di rifiuto che ora sta li in “brutta” mostra tra faggi, castagni secolari e felci. Un triste biglietto da visita per chi visita questi luoghi di una bellezza unica che va assolutamente preservata. Ma nonostante tanta bellezza e tanta storia, eppure c'è chi non si fa il minimo scrupolo a devastare e macchiare queste zone con azioni incivili come l'abbandono indiscriminato di rifiuti che arrecano un danno anche alla salute pubblica, altro bene comune da preservare. Ancora una volta torna, quindi, prepotente la richiesta di ulteriori interventi per fermare e sanzionare chi non rispetta questi posti, con l'installazione di telecamere e fototrappole anche in luoghi naturalistici come questo, dove è necessario vigilare con ancor più attenzione, proprio perché zone impervie e lontane dai centro urbani, comportamenti che vanno ad intaccare due beni comuni, quali l'ambiente, ma anche in luoghi di interesse artistico culturali che sono di richiamo turistico per la città. Senza dimenticare la stessa comunità locale che ha il diritto di fruire di questi posti aspettandosi di trovare luoghi incontaminati e spazi puliti.
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