
«Mentre gli esperti parlano il calabrese muore o parte. Il proverbio ci è venuto in mente leggendo degli ulteriori probabili ennesimi rinvii del nuovo ospedale, cosa del resto prevedibile viste le condizioni della nostra sanità regionale, gli impietosi report e indagini periodicamente pubblicate, l'emorragia della migrazione sanitaria ormai non più arrestabile». Amara denuncia dell'associazione “Gianmarco De Maria”, di Cosenza, da oltre vent'anni al fianco dei piccoli malati di tumore e dei loro familiari.
Tante le famiglie calabresi, e non solo, che hanno trovato un aiuto fondamentale d questa realtà del terzo settore che porta il nome d'un bambino anch'egli portato via troppo presto da una patologia oncologica. Il direttore, Franco De Maria, ne raccoglie alcune, le più recenti. «Abbiamo passato due giorni a cercare un alloggio ad una famiglia di cinque persone che dalla Calabria doveva spostarsi a Roma per una serie di esami genetici da fare su tutti i componenti familiari. Tutte le case delle associazioni contattate sono state frequentate da famiglie calabresi.
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